Dal Movimento 5 “stallo” al presidente “Gentilone”. Ma anche le piccole e medie “inglese” e un Pd che ha paura delle paure (?) della Lega. Il capogruppo del Partito democratico, Andrea Marcucci, interviene in Senato per esprire il voto favorevole del gruppo parlamentare che rappresenta al governo Conte 2. Ma il suo discorso, di poco più di dieci minuti, è condito di scivoloni linguistici e frasi poco comprensibili. Il senatore, insieme al capogruppo a Montecitorio, Graziano Delrio, ha condotto gli incontri col M5s per la formazione del nuovo esecutivo. Emozione, in Aula, o più semplicemente stanchezza?