Era stato uno dei primi a salire sul Carroccio in Sicilia. Adesso è anche il primo a scendere. A pochissimi giorni dal ritorno della Lega tra i banchi dell’opposizione, Carmelo Lo Monte ha deciso di abbandonare il partito dell’ex vicepresidente del consiglio. Il 9 settembre, infatti, ha lasciato il gruppo della Lega alla Camera per passare a quello Misto. Così Matteo Salvini perde una delle sue prime colonne del consenso in Sicilia, e una delle più stabili.
Alle politiche del 2018, per esempio, Lo Monte aveva fatto incassare alla Lega, il 37,25 percento dei voti al Carroccio a Graniti, paesino in provincia di Messina e suo comune di nascita. Così il partito di Alberto da Giussano è risultato essere la prima forza politica nel piccolo comune siciliano con 320 voti su 886 elettori, lasciando dietro il M5s che incassava solo il 23,52. Consenso che si era allargato alla vicinissima Taormina, dove il Carroccio aveva preso il 22,59 percento dei consensi. Piccoli numeri, se rapportati al numeri degli elettori, ma significativi perché arrivavano dalla Regione più a Sud d’Italia. Alle Europee di maggio la Lega ha registrato il 44,97 percento a Graniti, diventato secondo comune siciliano più vicino alla Lega. Che fine faranno quei voti ora che Lo Monte ha lasciato il gruppo?
Tra l’altro si tratta dell’ennesima virata di Lo Monte, vero e proprio globetrotter dell’arco costituzionale nella sua lunga storia politica. Deputato ininterrottamente dal 2006, ora che ha 63 anni è alla sua quarta legislatura. Prima era stato deputato regionale all’Assemblea regionale siciliana, vicepresidente della Regione nel 1998. Nato politicamente nella Democrazia cristiana, Il parlamentare siciliano è passato prima con i Popolari, poi con i Socialisti, poi ancora con il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo, prima di farsi convertire sulla via di Alberto da Giussano ottenendo un’elezione alla Camera nel 2018. Una via che adesso abbandona per il gruppo Misto. Solo l’ennesimo cambio di maglia per Lo Monte. Un cambio che sembra indicare la nuova direzione del vento, proprio in quel Sud al quale Salvini si era rivolto nel tour di agosto, quando ha aperto la crisi di governo.