Il titolo “Fragile, maneggiare con cura” racchiude tutta la gentilezza con la quale si deve trattare la Persona, il soggetto al centro del Festivalfilosofia in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 13 al 15 settembre. La diciannovesima edizione del Festival mette al centro della riflessione la questione della “Persona” tra diritti, civiltà e fragilità umana. Un tema che sarà declinato attraverso 200 appuntamenti, tutti gratuiti, tra lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche.
Nelle piazze e nei cortili del festival delle tre città emiliane si discuterà di autonomia e diritti delle persone, di maschere e peculiarità del volto, di costituzione del Sé in tutte le fasi della vita e dei generi d’identità, sempre oscillanti tra io e noi. Temi di grande attualità che saranno sviluppati attraverso le riflessioni di alcuni grandi pensatori del nostro tempo. In oltre 50 lezioni magistrali saranno affrontate le varie declinazioni di questo tema, una categoria di lunga durata della cultura europea, fondamento dell’autonomia individuale e dei diritti umani.
Sempre immersa in una rete di reciprocità, alla persona si riconduce il principio di dignità, sia nel campo sociale e politico, sia nelle questioni della vita individuale. Si indagherà anche il modo in cui l’essere persone – richiamandosi al suo significato originario di maschera – passi attraverso il riconoscimento e la messa in scena del sé in cui si esprime la soggettività di ciascuno. Strutturato per gruppi di questioni, il programma filosofico porterà pertanto in primo piano un lessico concettuale a più voci dove si confronteranno prospettive filosofiche plurali e anche divergenti.
Tra i protagonisti oltre 50 tra filosofi, antropologi, scrittori, sociologi ed esperti. Tra gli ospiti più attesi ci sono Marc Augè, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Stefano Massini, Jean-Luc Nancy, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Emanuele Severino, Carlo Sini, Silvia Vegetti Finzi e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Tra i “debuttanti” del Festivalfilosofia quest’anno ci saranno nomi del calibro di Michel Agier, Leonardo Caffo, Colin Crouch, Alain Ehrenberg, Paolo Flores d’Arcais, Enrico Giovannini, Danilo Martuccelli, Michael Rosen, Olivier Roy, Michael Quante.
L’edizione 2019 conferma lo stretto legame tra il Festival e i maggiori protagonisti del dibattito filosofico del nostro tempo e, tra le novità di quest’anno la presenza di ventiquattro voci nuove. Tra gli autori stranieri, due terzi sono al loro debutto al festival.
Il programma del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della persona. Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo. Ci sarà David Riondino (con un concerto bandistico), Pamela Villoresi (con un recital sul tema del lavoro), Telmo Pievani e i Deproducers (con uno spettacolo sull’evoluzione di Homo sapiens), Lino Guanciale (in una conversazione con Roberto Escobar su Canetti), Chiara Valerio (in un reading da un suo testo inedito), Michele Dalai (con uno spettacolo su Gino Bartali giusto tra le nazioni), Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua (in un dialogo-spettacolo sulla chiusura degli ospedali psichiatrici), Lella Costa (in un recital su Edith Stein).
Non mancheranno i mercati di libri e le iniziative per bambini e ragazzi. Oltre trenta le mostre proposte in occasione del festival, tra cui le personali di Vittorio Guida e Luisa Menazzi Moretti prodotte da Fondazione Modena Arti Visive. A Carpi una mostra ai Musei di Palazzo dei Pio presenta incisioni di Picasso, Kirchner e Chagall sul tema della maschera, mentre a Sassuolo una personale di Mustafa Sabbagh è dedicata alla condizione dell’umano.
Prima edizione dopo la scomparsa di Tullio Gregory, il festival omaggerà la figura del grande maestro, tra l’altro, riproponendo alcuni dei più significativi tra i suoi “menu filosofici” per quasi ottanta ristoranti ed enoteche delle tre città.