I carabinieri del Ris hanno individuato impronte di Christian Gabriel Natale Hjort, accusato di concorso con Finnegan Lee Elder dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, su uno dei pannelli del controsoffitto della camera dell’albergo dove i due alloggiavano in cui fu occultato il coltello utilizzato da Elder per colpire e uccidere il carabiniere il 26 luglio scorso Secondo gli inquirenti si tratta di un dato importante in quanto Natale ha sempre negato di avere avuto a che fare con l’arma. Le analisi sono state svolte sui reperti prelevati ad inizio agosto nella stanza dell’albergo dell’Hotel Le Meridien che dista 80 metri dal luogo dell’aggressione: è stato l’avvocato Massimo Ferrandino, legale della vedova di Cerciello Rega, a chiedere ai Ris di esaminare quelle impronte. Nel controsoffitto fu rinvenuto il coltello a lama lunga utilizzato per colpire per 11 volte Cerciello. Elder ha confessato di essere lui l’autore materiale dell’omicidio.
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Christian Gabriel Natale Hjorth ha “padronanza e assoluta disinvoltura” nel maneggiare armi così come Finningan Lee Elder. È il giudizio che emerge dalla relazione del nucleo investigativo dei carabinieri di Roma che è stata depositata dalla Procura in vista dell’udienza del Riesame. Un parere legato al lavoro fatto sui cellulari dei due, dal quale sono stati estrapolati video e foto. Da queste immagini emerge come gli indagati, si legge, “siano spavaldi e inclini alla sregolatezza”. In alcuni video è ripreso Natale mentre maneggia armi, ostentate “con irriverenza e disinvoltura” e con il volto coperto da un passamontagna. In alcune chat, con la ragazza e con un conoscente, “è emerso chiaramente come l’indagato (Natale, ndr), prima ancora di partire per l’Italia, già avesse nella sua disponibilità almeno due coltelli“, si legge nella relazione che sottolinea l’aspetto ritenuto maggiormente “rilevante”: la sua “dimestichezza con tale tipologia di armi e la disinvoltura con cui ne parla con i suoi interlocutori”.
Nei cellulari sono state poi trovate altre decine di foto, sempre estrapolate dalle chat, di sostanze stupefacenti e di denaro in contante. In alcune compare Natale che “unitamente alla sua presunta ‘ragazza’ o talvolta da solo, ostenta il possesso di ingenti somme di denaro che, correlate ad alcuni messaggi estrapolati da whatsapp presente nel telefono cellulare dell’indagato, potrebbero essere comunque derivanti dai proventi della vendita dei narcotici“, si legge nella relazione. Infine, dall’analisi del traffico telefonico, è emerso come Natale abbia effettuato “una video chiamata” alla fidanzata alle ore 03:36 del 26 luglio, poco dopo l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
“L’insieme dei dati sin qui esposti, sebbene parziali – conclude la relazione – dimostra che Natale adora farsi fotografare e riprendere mentre maneggia delle armi. Il suo atteggiamento, spavaldo e incline all’eccesso, mal si concilia con il profilo di un ragazzo ingenuo e rispettoso delle regole. Altra circostanza di rilievo è rappresentata dalla sua inattendibilità, stigmatizzata dalla madre, che lo accusa di essere un abituale consumatore/spacciatore di stupefacenti”. “Tale aspetto, peraltro, spiegherebbe la ragione per cui sia stato proprio Natale a tentare di acquistare la cocaina il 26 luglio 2019, conducendo lui la trattativa in prima persona”, sottolineano i carabinieri.
Le chat dei due indagati. La madre di Natale al figlio: “Sei un bugiardo”
“Qualunque cosa accada ti amo… non so se riesco a tornare“. È quanto scrive alla fidanzata Finningan Lee Elder, pochi minuti dopo avere colpito con 11 coltellate il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. “Sei un bugiardo. Dovresti cominciare a dirtelo ed allo stesso tempo chiedere a te stesso cosa io non faccio per te e cosa tu fai per me”, si legge invece in un’altra chat tra la madre di Gabriel Christian Natale Hjorth e il figlio, anche questa riportata nell’informativa dei carabinieri depositata dalla Procura in vista del Riesame. Nel dialogo la donna prosegue: “Se hai bisogno di farmi passare per quella cattiva così puoi andartene, fare uso e vendere droga ed andare alle feste tutte le notti senza avere una vita che sia produttiva, puoi andare avanti e farlo. Non mi sento colpevole nemmeno per un secondo perché sono più che ragionevole con te e tutto ciò che fai è approfittartene senza dare nulla in cambio”. Natale le risponde: “Sei così ridicola, ‘faccio uso e vendo droga’ solo perché ho provato alcuni funghi per la seconda volta nella mia vita ed ho deciso di essere onesto e dirtelo. Lasciami in pace e ti lascerò in pace. Ho finito di provare a renderti felice, è inutile”.