Gli scontri con l’Europa sono finiti. Il nuovo ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, lo ha detto in un’intervista a Repubblica e lo ha ribadito arrivando all’Eurogruppo di Helsinki, suo primo impegno pubblico da quando è diventato membro del nuovo esecutivo. Nella mente del politico Dem inizia una stagione di confronto, accordi e riforme, senza i toni esasperati che hanno contraddistinto gli ultimi 14 mesi di governo gialloverde: “Gli scontri continui con l’Europa, i proclami sui social e le assenze ai tavoli negoziali sono finiti – ha detto – Si apre una fase nuova in Italia e in Europa e noi intendiamo esserne protagonisti“. E anche il nuovo vicepresidente esecutivo per le Politiche economiche europee, l’uomo più temuto dai sovranisti nostrani, Valdis Dombrovskis, ha manifestato interesse per le proposte dell’Italia: “Oggi avrò un bilaterale con Gualtieri – ha detto entrando all’incontro -, lo conosco bene da molti anni, abbiamo lavorato insieme quando era presidente della commissione Econ. Ascolterò quali sono le sue intenzioni per il bilancio 2020, mi piacerebbe sentire quali sono i suoi piani ma anche la sua agenda politica più ampia”. Parole di apprezzamento per il nuovo ministro italiano sono arrivate anche dal presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, così come dal suo collega tedesco, Olaf Scholz, con cui è già stata trovata una comunione d’intenti per introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie (definita Tobin tax in passato).
“Il rapporto ambiguo e conflittuale della Lega con l’Europa ci è costato carissimo per i miliardi bruciati in termini di interessi sul debito, minore fiducia e minori investimenti, ma anche per una riduzione del peso politico dell’Italia a Bruxelles – ha spiegato Gualtieri da Helsinki – Credibilità, coerenza e fiducia non solo possono darci un grande dividendo in risparmi sul pagamento degli interessi, ma sono anche decisive se si vuole incidere sulle grandi scelte europee”. Con questo Governo, ha poi continuato, “l’Italia torna ad essere protagonista in Europa, riprende il ruolo che le spetta come Paese fondatore che ha delle idee, imposta la sua visione dell’Ue come percorso per migliorare, cambiare, renderla più adatta ad affrontare le sfide del nostro mondo. Oggi presenteremo il programma di governo come illustrato dal presidente Conte in Parlamento”.
Il Green New Deal e il deficit
E uno dei punti su cui il nuovo esecutivo ha intenzione di andare avanti fin da subito è quello di un Green New Deal, convincendo l’Europa a scorporare gli investimenti italiani in materia ambientale dal calcolo del deficit: “Sosteniamo l’idea di un Green New Deal presente nel programma del governo e della Commissione fondato su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati. In questo quadro – afferma Gualteri – sarebbe opportuno che la quota di finanziamenti nazionali ricevesse un trattamento diverso da quello attuale e venisse scorporata dal calcolo del deficit strutturale”.
La manovra 2020 e lo scorporo dal deficit degli investimenti verdi, comunque, “sono due questioni diverse – puntualizza – Una è la discussione della manovra e uno è il più grande processo di riforma, approfondimento, completamento dell’Unione monetaria che naturalmente ha tempi diversi, quindi sono due piani diversi”. E sulle altre riforme economiche: “La flat tax è archiviata, mentre Quota 100 andrà a esaurimento”.
I bilaterali e la Tobin tax
Anche il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, ha accolto positivamente il nuovo corso italiano: “Crediamo che l’Italia abbia rispettato sempre le regole di bilancio – ha detto – e speriamo che continui, c’è l’impegno del nuovo governo, che è pro-europeo, quindi non vediamo alcun problema su questo”. A margine del meeting, il ministro italiano ha avuto un bilaterale con l’omologo francese, Bruno Le Maire. Un incontro, riferiscono fonti del Mef, “molto costruttivo. Entrambi condividono l’impegno a riportare al più presto l’Europa su un percorso di crescita puntando sugli investimenti”.
Un altro bilaterale Gualtieri lo ha avuto con il suo collega tedesco, il socialdemocratico Olaf Scholz. “Il governo italiano è pro-europeo, penso che questa sia un buona base per un lavoro comune e posso immaginare che ci aiuterà a far sì che le regole che abbiamo concordato per una politica finanziaria e di bilancio seria saranno rispettate“, ha detto il ministro del governo Merkel prima di vedere il suo omologo italiano. Il Mef fa sapere che Italia e Germania si sono impegnate a chiudere entro l’Ecofin di ottobre l’accordo sull’introduzione della FTT, la tassa sulle transazioni finanziarie. L’incontro Gualtieri-Scholz, che fonti del ministero definiscono molto cordiale, è servito per confrontarsi sui dossier di comune interesse. I due hanno condiviso l’ambizione di lavorare insieme per un’Europa più equa e sostenibile.