In panchina c’era Sarri, al suo esordio con la Juve in campionato. Ma in campo i bianconeri hanno ricordato molto di più la squadra di Massimiliano Allegri. Saranno stati gli infortuni in serie (fuori Douglas Costa e Pjanic nel primo tempo per noie muscolari), sarà stata la grande prestazione della Fiorentina di Montella, fatto sta che per la Juve è arrivato il primo stop in campionato dopo le due vittorie in altrettante giornate. Lo zero a zero in fin dei conti è un risultato giusto, frutto di un match che ha visto la Fiorentina predominare per lunghi tratti in termini di possesso palla, ma senza mettere davvero in difficoltà la retroguardia bianconera, che ha rischiato più per proprie disattenzioni che per meriti altrui. Allo stesso tempo, però, gli uomini di Sarri non sono riusciti a imporre il gioco predicato dal tecnico toscano, con le uniche palle gol arrivate al termine di ripartenze.

Insomma: il gioco sontuoso che ha fatto conoscere Sarri al mondo è ancora lontano e anche per questo motivo quello conquistato a Firenze è un punto d’oro per i bianconeri. Al Franchi, infatti, si è vista davvero un ottima Fiorentina. Montella era costretto a vendicare le due precedenti sconfitte e per mettere in difficoltà i campioni d’Italia ha messo in campo una squadra molto aggressiva, in grado di pressare la Juve a tutto campo e di provare a vincere con qualche giocata dei suoi talenti. Obiettivo riuscito per metà: Juve neutralizzata, ma attacco abbastanza spuntato. C’è tempo di migliorare. Con una certezza: al Franchi non sarà facile per nessuno fare punti. In casa bianconera, invece, c’è apprensione in vista della Champions. Mercoledì c’è la sfida in Spagna contro l’Atletico Madrid: tutte da valutare le condizioni di Douglas Costa, Pjanic e anche quelle di Danilo, tutti usciti anzitempo.

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