Una lettera al quotidiano La Nazione per proporre un “patto civico” per l’Umbria in vista delle elezioni regionali del prossimo 27 ottobre. È la mossa di Luigi Di Maio, che ha di fatto aperto il campo ad una sorta di alleanza con coloro che vorranno condividere il progetto del capo politico del Movimento 5 Stelle. L’iniziativa ha subito raccolto il consenso dei nuovi alleati di governo, con il segretario del Pd Zingaretti a sottolineare che “il confronto può andare avanti” e con il ministro Speranza a parlare di “parole da non lasciar cadere nel vuoto”. Se così fosse, quindi, nascerebbe un fronte comune che sfiderebbe il centrodestra di nuovo unito. Non solo. Si tratterebbe della prima sfida elettorale che Pd e M5s affronterebbero da alleati, con il rischio (alto) di rimediare una sonora lezione alle urne. In Umbria, infatti, il centrosinistra governa da 40 anni e secondo tutti i sondaggi c’è una grande voglia di cambiamento, specie dopo gli ultimi scandali che hanno coinvolto la classe dirigente del Pd. Per questo motivo, l’apparentamento esporrebbe l’asse Pd-M5s a un possibile risultato negativo che potrebbe anche avere ripercussioni sulla tenuta dell’alleanza di governo.
IL PROGETTO DI DI MAIO – Detto ciò, il progetto che Di Maio ha spiegato nella sua missiva al giornale del gruppo Qn è molto chiaro: “Tutte le forze politiche – si legge – facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi sosterremo solo con la presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati. Ognuno – ha scritto Di Maio – correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico, fuori dalle appartenenze partitiche, e con un programma comune. Ovviamente ci aspettiamo che tutti gli altri facciano lo stesso”. In conclusione del suo intervento, poi, il ministro degli Esteri ha sottolineato come “l’Umbria può essere la culla di un nuovo modo di innovare la politica a partire dal locale, di un nuovo modo di fare imprenditoria coinvolgendo i giovani e il territorio”. Infine l’appello “a tutte le forze politiche che hanno a cuore il bene comune“: “Facciamo tutti un passo indietro, mentre tutti gli umbri di buona volontà ne facciano uno in avanti”.
LE APERTURE DI PD E SINISTRA – Non si è fatta attendere la reazione del segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti, che in una nota ufficiale del Nazareno ha annunciato che “anche in Umbria il confronto può andare avanti. Ci sono tutte le condizioni per un processo nuovo che valorizzi la qualità e metta al centro il lavoro, la sostenibilità e il bene dei cittadini umbri”. Apertura anche da un’altra voce che conta all’interno del Pd, ovvero quella di Dario Franceschini, ministro della Cultura e responsabile di AreaDem: “Oggi Luigi Di Maio ha detto delle cose importanti. Vedremo, un passo alla volta, non c’è bisogno di correre – ha aggiunto dal palco della sua AreaDem a Cortona – L’Umbria è vicina e io interpreto le sue parole come un percorso che possiamo iniziare a intraprendere in un’elezione importante come quella in Umbria”. Sulla stessa linea d’onda la posizioni del ministro della Salute e segretario nazionale di Articolo 1 Roberto Speranza: “Una nuova stagione di civismo è la strada giusta per l’Umbria. Da Di Maio arrivano oggi parole di buon senso, che non devono essere lasciate cadere – ha detto su Twitter – Per me il punto essenziale è la difesa dei valori portanti della Costituzione, a partire dalla dignità del lavoro e dalla lotta contro le diseguaglianze”. Simile il punto di vista di Francesco Laforgia, senatore di Leu e coordinatore nazionale di èViva: “Oggi Luigi Di Maio fa una proposta sulle prossime regionali in Umbria che va presa seriamente in considerazione – ha detto – Un patto civico, che non sia solo un’operazione estetica per mascherare le malefatte della politica, ma un modo per rilanciare la dignità delle Istituzioni, è un’idea su cui lavorare. La sinistra tutta – ha concluso – risponda alla sollecitazione che viene dal M5S e trovi la forma più aperta per discuterne.” Da sinistra è arrivata anche la risposta di Nicola Fratoianni: “La lettera di Di Maio è giusta e condivisibile – ha detto l’esponente di Sinistra Italiana e senatore di Leu – Noi siamo già impegnati da tempo in questo percorso, sostenendo la coalizione Umbria Civica Verde e Sociale composta da decine di liste civiche. Ci si metta subito al lavoro – ha aggiunto – per costruire un progetto capace di ridare fiducia alle persone”.
SALVINI: “DI MAIO È DISPERATO” – Chi non la pensa così è ovviamente Matteo Salvini, che da Pontida ha attaccato duramente l’ex alleato di governo: “Di Maio è evidentemente disperato e supplica il Pd per evitare che M5S possa sparire anche in quella regione – ha detto il segretario del Carroccio – Fortunatamente i cittadini umbri potranno votare, a differenza degli altri Italiani, e quindi chi ha preferito la poltrona alla dignità ha le ore contate. Pd e M5S non possono scappare dai cittadini per sempre – ha concluso – Dopo 50 anni di sinistra, in Umbria c’è voglia di cambiare: non c’è trucco di palazzo che possa evitarlo”.