Il marchio cinese Honor sbarca ufficialmente in Italia con Band 5, la sua prima smartband a essere in vendita in Italia tramite canali convenzionali. Come da abitudine l’azienda punta sul rapporto qualità/prezzo: la nuova Band 5 costa 30 euro e offre uno schermo AMOLED a colori da 0,95 pollici ben leggibile all’aperto, monitoraggio del battito cardiaco e dell’attività fisica, impermeabilità fino a 5 atmosfere, monitoraggio del sonno e ricezione delle notifiche. La guerra contro la Mi Band 4 di Xiaomi è aperta.
L’autonomia che abbiamo appurato durante le prove è di una settimana. Le uniche mancanze sono NFC (quindi niente pagamenti contactless) e GPS: per tracciare il percorso degli allenamenti all’aperto bisogna attivare la localizzazione sullo smartphone.
All’atto pratico questo dispositivo indossabile si rivela interessante per chi desidera monitorare a livello indicativo la propria attività fisica senza dover spendere grosse somme. La cifra richiesta è davvero molto contenuta rispetto a ciò che Band 5 offre, e che è lecito aspettarsi da un prodotto del genere. È però da sottolineare che non è un’opzione indicata per gli sportivi professionisti, per i quali esistono dispositivi appositi, che costano decisamente di più.
Come accennato, Honor Band 5 dovrà affrontare l’agguerrita concorrenza della Xiaomi Mi Band 4, rispetto alla quale presenta pochi piccoli, ma significativi, vantaggi. Primo fra tutti, la perfetta leggibilità del display all’aperto, per non parlare del preciso monitoraggio del battito cardiaco e del prezzo di vendita leggermente inferiore (Mi Band 4 costa 35 euro). Sulla carta, Honor Band 5 avrebbe anche un’altra funzionalità che dovrebbe rappresentare la netta differenza con la sua diretta rivale: il monitoraggio costante del livello di ossigeno nel sangue. Peccato però che non ce ne sia traccia, almeno per il momento. Chi è interessato all’acquisto dovrà anche accettare la lenta reattività del touchscreen, qualche sbavatura nel software e la mancanza di NFC e GPS, che è comune a entrambi i concorrenti.
Design e indossabilità
Honor Band 5 si concentra in un involucro che (a differenza di Mi Band 4 e altri concorrenti) non è staccabile dal cinturino in silicone. Le possibilità di personalizzazione sono quindi inferiori. A favore di questa soluzione ci sono la leggerezza e il fatto che passa inosservata anche durante la notte.
Lo schermo consiste in un pannello AMOLED da 0,95 pollici con risoluzione di 120 x 240 pixel. La forma è rettangolare allungata e spicca per luminosità e contrasto, tanto che risulta ben visibile anche all’aperto, che non è un aspetto da dare per scontato. Il livello di luminosità è regolabile, ed è possibile importare l’opzione “Schermo acceso” per fare che questo si spenga dopo 5 minuti invece che dopo 5 secondi. per navigare all’interno del software si usa il touchscreen, oltre a una specie di pulsante, che funge da tasto Home e che si vede nelle immagini.
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Al riguardo è da dire che usare il touchscreen su schermi così piccoli non sempre è facile, perché le selezioni indesiderate sono a portata di polpastrello. Non è un caso che il punto debole di questo prodotto sia proprio il touchscreen, che ci è parso poco reattivo. La buona notizia è che questa mancanza si potrà correggere facilmente con un aggiornamento software. Altra buona notizia è che il touchscreen funziona anche se le mani e lo schermo sono bagnati.
Dato che non si può cambiare cinturino, l’unico modo per personalizzare Honor Band 5 è impostare un quadrante originale: molti sono già preinstallati, tanti altri si possono scaricare tramite l’applicazione Huawei Health.
Funzioni e autonomia
Honor Band 5 comunica con lo smartphone tramite Bluetooth 5.0 e si appoggia all’app Huawei Health, che offre le stesse funzioni di Mi Band 4: contapassi, frequenza cardiaca, monitoraggio del sonno, monitoraggio delle attività fisiche, timer, cronometro e trova smartphone. In più ha una funzione che manca alla concorrenza: si possono scattare foto e registrare video dallo smartphone a distanza, utilizzando Honor Band 5. Purtroppo, questa funzione è compatibile solo con gli smartphone Huawei o Honor. Dopo avere accoppiato smartphone e Honor Band 5, basterà aprire l’applicazione “Fotocamera” sullo smartphone e cliccare sull’icona della fotocamera che comparirà sul display della smartband.
Le attività tracciabili sono corsa, camminata, ciclismo, ellittica, vogatore e nuoto. Quest’ultima attività tuttavia non funziona come ci aspettavamo: la smartband riesce abbastanza bene a tener traccia delle vasche fatte (anche se la precisione dei dati non è ai livelli di dispositivi specializzati in questo campo) ma monitora l’esercizio sulla scorta delle bracciate fatte. Se durante un esercizio le mani restano ferme e vengono utilizzate solo le gambe, non viene tracciata. Il rilevamento del battito cardiaco è preciso, a un livello superiore di quello del Mi Band 4, che ha qualche difficoltà con la registrazione dei cambiamenti repentini del battito cardiaco, tipici dell’esercizio fisico.
Come accennato, Honor Band 5 può anche mostrare le notifiche ricevute sullo smartphone a cui è accoppiato. Funziona bene, ma non si può interagire con esse in alcun modo. Mancano NFC, GPS e altoparlante/microfono e la modalità “Non disturbare” si può attivare solamente tramite l’app. Contiamo sugli aggiornamenti futuri per la soluzione di questo problema.
Chiudiamo con l’autonomia, che non brilla: invece dei 12 giorni promessi dalla scheda tecnica, siamo riusciti a usare la Band 5 lontano dalla presa di corrente solo per una settimana. Non è un brutto risultato se confrontato con i classici smartwatch WearOS, ma Mi Band 4 supera le due settimane. Da sottolineare, tuttavia, che questo dato dipende molto dall’uso che si fa della smartband, soprattutto dalla quantità di notifiche in arrivo.