La manifestazione, arrivata alla 59esima edizione, premia sei professionisti di carta stampata, radio, televisione e new media che si sono distinti per il loro impegno a favore dell’indipendenza delle opinioni e della libertà di stampa
Dal cronista di Repubblica Paolo Berizzi al direttore di FanPage Francesco Piccinini. Tornano i riconoscimenti del Premiolino, il premio giornalistico più antico d’Italia – arrivato alla 59esima edizione – destinato ogni anno a sei giornalisti della stampa, della radio, della televisione e dei new media per l’impegno dimostrato nel difendere l’indipendenza delle opinioni e la libertà di stampa. I vincitori dell’edizione 2019 sono Paolo Berizzi (cronista di Repubblica impegnato nell’osservatorio dei fenomeni di estrema destra), Paolo Bricco (inviato del Sole 24 Ore), Claudia Di Pasquale (autrice di Report di Rai 3), Francesco Piccinini (direttore di FanPage) e Francesco Sabatini, linguista e accademico, che da anni tiene la rubrica domenicale di UnoMattina in famiglia. Il nuovo Premiolino-BMW SpecialMente è stato assegnato dalla giuria a Giovanni Cupidi, tetraplegico da quando aveva 13 anni, autore dell’autobiografia Noi siamo immortali. Un riconoscimento, come recitano le motivazioni, “per la forza umana, politica e letteraria con cui affronta tutti i giorni il durissimo colpo subito da ragazzino”.
Il Premiolino – nato piccolo: prevedeva un riconoscimento di duecentomila lire e una pergamena di valore artistico – ora è considerato fra i più prestigiosi d’Italia e nel corso del tempo è stato assegnato a grandi nomi come Giorgio Bocca, Camilla Cederna, Oriana Fallaci, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini. Venne fondato nel 1960 da diversi giornalisti milanesi con il sostegno di alcuni industriali, fra cui i fratelli Bassetti: il nome Premio-lino fa riferimento proprio alla fibra tessile su cui i due imprenditori volevano puntare. Enzo Biagi ne fu il primo presidente.
Il riconoscimento, si legge in una nota, “si rinnova sempre dando voce e credito alle espressioni del giornalismo che si sono particolarmente distinte per varietà e originalità dei contenuti, per pregi professionali e formali e, soprattutto, per la volontà di testimoniare la realtà, impegno primario di ogni giornalista libero, non condizionato da qualsiasi influenza esterna”.
La giuria del Premiolino è composta dalla presidente Chiara Beria di Argentine, dalla vicepresidente Piero Colaprico, Giulio Anselmi, Ferruccio de Bortoli, Milena Gabanelli, Massimo Gramellini, Enrico Gramigna, Enrico Mentana, Donata Righetti, Valeria Sacchi, Beppe Severgnini, Gian Antonio Stella, Carlo Verdelli e Roberto Olivi per Bmw Italia.