Il giorno dopo la lettera aperta di Luigi Di Maio per lanciare un “patto civico” in Umbria con il Partito democratico, continuano i contatti per cercare di capire quale sarà la prossima mossa in vista delle elezioni Regionali. Per il M5s, nonostante il cambio di maggioranza e il dialogo con i dem per dare vita al Conte 2, il passaggio è molto delicato. Un primo segnale significativo è arrivato in mattinata, con l’imprenditore Brunello Cucinelli che si è fatto ufficialmente da parte: “Non c’è davvero alcuna possibilità che io sia candidato”, ha detto all’agenzia Ansa. “Io faccio unicamente il mio mestiere di imprenditore”. Ma non solo, ha anche confermato l’incontro con il capo politico del Movimento: “E’ stato molto carino e ha chiesto di potermi incontrare. Mi sono sentito onorato di accogliere un giovane capo politico. L’unica cosa che mi sono sentito di consigliargli, avendo l’età delle mie figlie, è di credere nella bella politica come uno dei grandi ideali dell’essere umano”.

Proprio Cucinelli, per i 5 stelle avrebbe rappresentato l’ipotesi ideale per far digerire ai loro sostenitori l’idea di correre insieme al Partito democratico. I democratici sembrano ora rilanciare su Andrea Fora, ma per il M5s l’opzione è già stata affossata. A dirlo ufficialmente, confermando le indiscrezioni interne delle ultime ore, è stato il deputato umbro Filippo Gallinella: “Sono mesi che si parla di Fora come candidato del Pd, quindi di cosa parliamo? Luigi è stato chiaro, ha chiesto un passo indietro di tutti per arrivare a un patto civico per l’Umbria, quindi è evidente che non può funzionare. Se si sceglie di fare un percorso civico si fa insieme, il che significa mettersi a tavolino e discutere di tutto: giunta, programma e presidente. E’ chiaro che non si parte dal nome finora proposto e caldeggiato dal Pd. O si fa un passo indietro o il M5s va da solo, non è certo un problema. Punto e basta”. Andrea Liberati invece, candidato M5s alla presidenza della Regione nel 2015 e uomo forte dei 5 dtelle sul territorio (ieri citato nella lettera di Di Maio come esempio virtuoso), ha scelto di non commentare: “Mi affido a Di Maio”, ha detto, “sono certo che stia facendo e che farà il meglio. Quando programma e nomi saranno sul tavolo, dirò la mia. Ora non c’è bisogno di dichiarazioni vuote”.

La situazione nel Movimento rimane molto tesa e non tutti hanno capito la mossa di Di Maio. “Non capisco la proposta di un patto civico per l’Umbria tra Pd e M5s”, ha dichiarato il deputato Alvise Maniero in un’intervista a il Gazzettino. “Io sono contrario come lo ero a livello nazionale e, purtroppo, i fatti mi danno ragione. Non siamo la banca degli organi del Pd”. Non è una posizione isolata e con questi malumori il capo politico dovrà fare i conti nei prossimi giorni.

Intanto è di fatto congelata la selezione delle candidature del Movimento 5 stelle in Umbria per formare la lista per le prossime elezioni Regionali e per eventualmente scegliere il candidato presidente. Nomi raccolti tramite la piattaforma Rousseau e ora in attesa di essere valutati. Il Movimento è in attesa di vedere se ci sarà un candidato presidente per l’Umbria comune e condiviso. In quel caso i nomi proposti per quel ruolo sulla piattaforma saranno accantonati. Se l’intesa non verrà trovata il M5s procederà invece con un suo candidato. Anche le candidature per la lista verranno esaminate alla luce di quanto scaturirà dal confronto con il Pd e le altre forze.

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