Dal Quirinale assicurano che non c’è nessun collegamento con l’uscita di Matteo Renzi dal Pd. E fanno anche sapere che il faccia a faccia era programamto da tempo. Fatto sta che nel pomeriggio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è salito al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le agenzie di stampa hanno battuto la notizia in tarda serata, senza fornire alcuna informazione sui contenuti dell’incontro, né sulla durata. Ancor meno si può sapere consultando il sito internet della Presidenza della Repubblica, dove l’unica notizia di giornata è la visita del presidente della Repubblica di Malta, George William Vella.

Resta da capire cosa si siano detti, quindi, il capo dello Stato e il premier del neonato governo M5s-Pd. Di certo c’è che in giornata fonti di Palazzo Chigi hanno fatto filtrare il pensiero di Giuseppe Conte, che se non è preoccupato per la scelta di Matteo Renzi di formare un nuovo gruppo politico, è quantomeno perplesso riguardo alla scelta dei tempi con cui Renzi ha portato a termine la sua scissione. “Se fatta prima – è il ragionamento della Presidenza del Consiglio – Conte avrebbe valutato percorribilità del nuovo governo”. L’ex Rottamatore, da parte sua, sia nell’intervista a Repubblica in cui ha annunciato l’addio al Pd, sia nella sua ospitata serale a Porta a Porta ha assicurato più volte che non ha nessuna intenzione di creare problemi al governo che lui stesso ha contribuito a far nascere, rivestendo tra l’altro un ruolo fondamentale nell’accordo tra M5s e Pd. Non solo. L’ex sindaco di Firenze si è detto sicuro che la legislatura arriverà al termine e che l’attuale Parlamento eleggerà il nuovo presidente della Repubblica.

Chi sembra non fidarsi delle rassicurazioni di Renzi è il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, durante la riunione congiunta del M5s, il ministro degli Esteri ha raccontato alcuni particolari della telefonata ricevuta ieri dall’ex segretario del Pd: “Ieri sera mi ha chiamato Renzi. Mi ha informato di questa scissione – ha detto Di Maio – A Renzi ho detto che di Matteo che ogni giorno creava tensioni nel Governo ne abbiamo già avuto uno. Ne abbiamo abbastanza. Una cosa è certa: io non tollererò tensioni di alcun tipo. Bisogna lavorare solo per gli italiani“. Dubbi, quelli di Di Maio, che Conte e Mattarella non hanno. Almeno a leggere quanto fatto filtrare dal Colle.

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