Un’esplosione di gas nel laboratorio di ricerca biologico russo dove viene conservato il virus del vaiolo. A lanciare la notizia è stata l’importante agenzia di stampa russa TASS, poi ripresa dall’AGI. L’esplosione è avvenuta il 17 settembre durante i lavori di manutenzione di una sala di ispezione sanitaria presso il Centro statale russo per la ricerca sulla virologia e la biotecnologia, noto come Vector. Il laboratorio si trova vicino alla città di Novosibirsk in Siberia.
Secondo le autorità russe nessun materiale biologico era presente nel laboratorio dove è avvenuta l’esplosione e quindi non c’è alcun rischio di contaminazione per i dipendenti e la popolazione locale. Vector, infatti, è uno dei due soli centri al mondo noti per l’alloggiamento di campioni di virus del vaiolo, ma anche del virus ebola e della peste. L’incidente ha provocato diversi danni alla struttura – vetri rotti e mobilio andato in cenere – e ha ferito in modo serio un lavoratore provocandogli diverse ustioni su tutto il corpo. Fondato nel 1974, il Centro di virologia e biotecnologia era un tempo noto per lo sviluppo della ricerca sulle armi biologiche durante l’era sovietica della guerra fredda. Mentre ora a è uno dei più grandi centri di ricerca del mondo che sviluppa vaccini e strumenti per diagnosticare e curare le malattie infettive. Nel 2004 era avvenuto un altro “incidente”: una ricercatrice era morta dopo essersi punta incidentalmente da una siringa con il virus ebola.