“Siamo tutti sulla stessa barca, e sta affondando”. La settimana mondiale di mobilitazione e sciopero degli studenti per il clima, a Genova, è iniziata questa mattina all’apertura del Salone Nautico, dove una delegazione di attivisti genovesi di “Fridays for Future” e “Cittadini Sostenibili” hanno protestato per tutta la mattinata all’ingresso dell’area espositiva.
È solo una delle prime iniziative, in tutta Italia, previste in questi giorni in attesa di scendere in piazza per il “Sciopero Globale per il Futuro e per il Clima”, che vedrà in piazza milioni di persone in tutto il mondo il 27 settembre. “Oggi si celebrano i prodotti della nostra industria – spiega Giacomo D’Alessandro di ‘Cittadini Sostenibili riferendosi al 59esimo Salone Nautico – ma anche in quell’ambito servono scelte concrete, di cambiamento degli stili di vita, del modo di produrre, di commerciare e di consumare, con una netta e irreversibile opzione a favore di filiere sostenibili”. Sebbene il ministro dell’Ambiente Costa, negli scorsi mesi, abbia ribadito che “tutti i settori dell’economia devono concorrere alla riduzione delle emissioni di gas serra”, gli attivisti sottolineano come le “stesse emissioni sono in continuo aumento, nonostante una leggera flessione del Pil. Il dato è sconfortante – commentano – non stiamo facendo abbastanza per affrontare la crisi climatica con decisione, né per rispettare gli accordi internazionali”. Presente all’iniziativa anche l’epidemiologo Valerio Gennaro di “Medici per l’ambiente”, associazione che da anni denuncia i contraccolpi che l’inquinamento comporta sulla salute: “I dati a nostra disposizione dimostrano come nelle zone delle città dove c’è più inquinamento (da trasporti, da fabbriche e industrie ecc.) lì abbiamo, da anni, più morti, più malati, più malformazioni al feto e danni alla salute”