Il nuovo Samsung Galaxy Note 10+ supera i test con buoni risultati per prestazioni, schermo, S-pen e fotografia. L'ergonomia non è il massimo e il prezzo è alto, vicino a quello del Galaxy Note 10+ 5G
Samsung Galaxy Note 10+ è l’attesa evoluzione dei suoi predecessori, che presenta poche ma sostanziali modifiche. I punti chiave rimangono schermo e la migliorata S-Pen, il comparto fotografico è di alto livello, così come qualità costruttiva e prestazioni. Il prezzo di listino di 1.129 euro però è salato, troppo vicino a quello del Galaxy Note 10+ 5G, che a questo punto diventa la variante più sensata da acquistare. Inoltre, manca la presa jack per le cuffie e l’ergonomia non eccelle. Poche criticità che, di fatto, non intaccano l’esperienza utente complessiva, che resta tra le migliori del mercato smartphone.
La combinazione dello schermo da 6,8 pollici, la doppia curvatura sui lati e il rivestimento posteriore in vetro rendono il Galaxy Note 10+ ingombrante e impossibile da usare con una sola mano. Aiuta usare una cover, che elimina la scivolosità dei materiali impiegati. Inoltre, durante le prove abbiamo notato che capitano spesso tocchi involontari sullo schermo quando si afferra lo smartphone. In compenso lo spessore della tripla fotocamera posteriore è talmente ridotto da non creare alcun problema di ergonomia e il peso di 196 grammi è ben distribuito.
Nulla toglie al fatto che il design è ricercato e d’impatto. La cura dei dettagli è evidente: il vetro curvo dello schermo si innesta perfettamente sulla cornice laterale, il foro nello schermo per la fotocamera anteriore non porta via spazio alle immagini, i fori degli altoparlanti, dei microfoni e della porta USB-C sono perfettamente simmetrici. In più il meccanismo di fuoriuscita della S-Pen è ben fatto e integrato e non manca la certificazione di impermeabilità IP68. Oltre alla variante cromatica Aura Black che abbiamo provato, Galaxy Note 10+ è disponibile in Aura Glow e Aura White, entrambe molto particolari dal vivo.
Sull’uso della S-Pen in abbinata alle dimensioni importanti c’è poco da obiettare: dovendo utilizzare comunque due mani, non c’è alcun problema a impegnarne una con la penna. In più l’ampia diagonale dello schermo rende la scrittura decisamente comoda.
Invece abbiamo incontrato qualche difficoltà con il microfono collocato in basso, a sinistra della porta USB-C. Registrando Instagram Stories video abbiamo notato che risulta poco naturale impugnare lo smartphone senza coprirlo e compromettere l’audio del filmato. Per quanto riguarda il sensore per le impronte digitali integrato direttamente nello schermo, funziona bene, ma il fatto che sia posizionato nella parte bassa del display potrebbe creare qualche grattacapo a chi ha le mani piccole.
Insieme allo schermo del Sony Xperia 1, quello da 6,8 pollici del Galaxy Note 10+ è il migliore in circolazione. Rispetto al Sony la resa cromatica è meno naturale e la risoluzione è inferiore (QHD+ contro Ultra-HD), fermo restando che su una dimensione come questa, il 4K ha senso fino a un certo punto. Il Galaxy Note 10+ ha una luminosità decisamente più elevata e gli angoli di visuale sono nettamente più ampi. In più, i bordi curvi contribuiscono a restituire una sensazione di “immersione” nei contenuti.
La visibilità all’aperto è elevata, grazie anche al basso grado di riflettanza e all’eccellente trattamento oleofobico del vetro anteriore, che trattiene pochissimo le impronte. La scelta di eliminare il notch (la fascia nera nella parte alta dello schermo che nascondeva la fotocamera anteriore) a favore del più discreto foro è azzeccata perché è meno invasiva. Scontata la presenza del supporto allo standard HDR10+, che consente di vedere servizi come Netflix e Prime Video alla massima qualità.
Queste attività peraltro sono esaltate da un audio stereo superiore alla media sia per qualità che per volume. La connettività comprende LTE, Wi-Fi dual band con supporto al Wi-Fi 6, Bluetooth è 5.0, NFC, uscita video tramite USB-C 3.1, supporto Dual-SIM (a patto di rinunciare all’espansione di memoria tramite micro-SD). Manca solo la presa jack per le cuffie, che obbliga ad acquistare prodotti wireless.
La dotazione comprende il processore Exynos 9825 e 12 Gigabyte di memoria RAM, che permettono al Galaxy Note 10+ di essere scattante come ci si aspetta da un top di gamma. Per archiviare i dati sono a disposizione 256 Gigabyte.
L’autonomia non fa gridare al miracolo: è sufficiente per completare una giornata lavorativa, ma con il nostro utilizzo tipico (misto tra LTE e Wi-Fi, due account mail attivi, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), abbiamo coperto 17 ore. Fortunatamente la batteria supporta la ricarica rapida con il caricabatteria in dotazione (c’è anche la ricarica wireless).
La S-Pen consente di prendere note al volo anche con lo schermo bloccato. Inoltre, nell’ormai nota app Samsung Notes è stata integrata una funzione inedita che digitalizza il testo scritto a mano in testo pronto per Microsoft Word. Si possono fare ritagli dello schermo da poter poi salvare e c’è anche la possibilità di creare messaggi animati (compatibili con le Stories di Instagram), prendere appunti sul calendario, controllare a distanza il comparto fotografico, incluso lo zoom.
La maturità raggiunta dalla S-Pen è, per certi versi, sorprendente. La sensazione nel prendere appunti è ormai quella di una penna vera e propria, con tanto di “rumore della scrittura” simulato via audio. Non manca inoltre la funzionalità Samsung DeX, che adesso può essere eseguita come un vero e proprio software interno su macOS e Windows. Con il sistema operativo Microsoft inoltre, si ottiene una perfetta integrazione con “Il Mio Telefono”, per cui è possibile ricevere notifiche, visualizzare telefonate, effettuare il mirroring del display, tutto direttamente dal PC.
Il comparto fotografico è stato completamente rinnovato rispetto al modello precedente. Ora la dotazione include una fotocamera principale da 12 megapixel, una seconda da 12 megapixel con zoom ottico 2x, una terza da 16 megapixel ultra-grandangolare e un sensore ToF 3D per la profondità di campo. A lato del modulo fotografico posteriore è installato il flash LED singolo.
La qualità fotografica è di alto livello in tutte le circostanze. In diurna si riesce a catturare una quantità elevata di dettagli, con un bilanciamento del bianco convincente. In notturna si ha un’ottima gestione dell’illuminazione artificiale e un’apposita modalità notte che, anche con un buio quasi totale, fa egregiamente il proprio lavoro. Carina la modalità di scatto “Instagram”, che consente di caricare Stories alla massima qualità.
Buoni i risultati ottenuti anche con la fotocamera anteriore da 10 Megapixel, di primo livello i video, che possono raggiungere la risoluzione 4K a 60 fotogrammi al secondo, ma la stabilizzazione elettronica entra in gioco a 30 fps o in Full HD a 60 fps.