Il browser Chrome permette da tempo di navigare in incognito per non lasciare tracce delle proprie attività. Quando ci si sposta a piedi o in auto, invece, non c’è modo di passare inosservati. Tempo fa Google aveva promesso che si sarebbe potuta eliminare per lo meno la cronologia delle posizioni, ora l’azienda compie un ulteriore passo avanti, introducendo la navigazione in incognito di Google Maps.
BigG ne aveva accennato nel corso della conferenza per gli sviluppatori Google I/O 2019 tenutasi a maggio, ora un giornalista di XDA-Developers spiffera che la nuova funzione su Maps è in fase di test per alcuni utenti Android selezionati, nella cerchia di quelli che partecipano al programma beta.
Google Maps Incognito Mode is now in testing. This was announced by Google back at Google I/O 2019: https://t.co/7khtC4W6Cy pic.twitter.com/ShVUDxLbW9
— Mishaal Rahman (@MishaalRahman) September 18, 2019
Per attivare la navigazione in incognito basterà cliccare sull’immagine del profilo in alto a destra, e selezionare il comando “attiva modalità in incognito”. Proprio come avviene con la navigazione in incognito del browser Chrome, l’app non traccerà nessun tipo di dato. La condivisione della navigazione verrà interrotta, la cronologia delle posizioni non verrà né aggiornata né salvata e non verranno utilizzati i dati personali per personalizzare le ricerche di Maps. In sostanza, la destinazione e il percorso del viaggio non lasceranno alcuna traccia sul dispositivo di navigazione, e non saranno conteggiate nella cronologia delle posizioni. Insomma, ci si potrà muovere in totale libertà.
Al momento non ci sono informazioni ufficiali su quando il servizio sarà aperto al pubblico, ma la fase di test è piuttosto avanzata, quindi i tempi non dovrebbero essere biblici. Anche perché questo piccolo accorgimento di Google potrà garantire un maggiore rispetto della privacy degli utenti, ed evitare di incappare in problemi legati alle violazioni alla normativa vigente. Ricordiamo, infatti, che proprio la cronologia delle posizioni fu oggetto di una class action nel Regno Unito, oltre che di una denuncia da parte di un’associazione dei consumatori presente in sette Paesi europei.