Cronaca

Sicilia, 14 milioni per i piccoli borghi del Ventennio. Ma nei paesi vicini mancano le strade: “10 chilometri per uscire dall’isolamento”

2 milioni e mezzo di euro per un piccolo borgo siciliano popolato da meno di cento abitanti. E’ il caso di Borgo Bonsignore, piccolo territorio costruito a pochi passi dalla foce del fiume Platani nel ventennio fascista e oggi usato come residenza estiva per molti. La Regione, direttamente per voce del suo presidente, Nello Musumeci, ha stanziato 14 milioni di euro per i piccoli borghi, tutti appartenenti all’epoca fascista. Gli interventi nel piccolo paese dell’Agrigentino, a Ribera, serviranno per smantellare e rifare la piazza come era originariamente. Inoltre verranno rifatti i prospetti della chiesa (600 mila euro) aperta solo d’estate e degli edifici della piazzetta, dall’ex municipio, all’ex caserma dei carabinieri, fino all’ex ufficio postale, locali oggi abitati in quanto dagli anni Sessanta tutto è stato chiuso. Mentre milioni di euro stanziati da un ente in difficoltà daranno nuova luce ai tre piccoli borghi mussoliniani disabitati – insieme, gli abitanti dei tre borghi non arrivano neanche a 200 – i paesi poco distanti, quelli sui monti Sicani, reclamano ancora interventi alla viabilità. “Siamo isolati – spiega il sindaco di Alessandria della Rocca, Giovanna Bubello – basterebbe il rifacimento di una decina di chilometri per farci uscire dall’isolamento. Si pensa ai paesi dove vivevano gli agricoltori, ma non si pensa a quelli che oggi non possono lavorare perché mancano le strade. Per raggiungere infatti il piccolo borgo, distante da Alessandria della Rocca appena 35 km, occorrono oggi più di 50 minuti di strade dissestate e con profonde buche”.