Un rilancio del turismo, favorendo la prostituzione, mettendo le “donne in vetrina”, come fanno “in Germania, in Olanda, in Austra e in Francia”. È la proposta presentata in commissione sviluppo economico della Regione Toscana da un consigliere leghista, Roberto Salvini, per salvaguardare il settore termale nella regione. La denuncia arriva direttamente da un video pubblicato sul proprio profilo facebook dalla vicepresidente del gruppo Pd in regione, Monia Monni, presente alla riunione.
“Le terme, il gioco, cos’è che va a cercare uno quando va in villeggiatura? – inizia Salvini – Un ‘briacone va a cercare la cantina. Ma non c’è mica solo ubriaconi. C’è anche altra gente che vuole cercare altre cose no? Uno che vuole andare a giocare? Che vuole andare a vedere uno spettacolo? Se mezza Europa ci investe in quell’indirizzo…Non ce lo vogliamo togliere il prosciutto dagli occhi? Io sono stato 20 anni fa alle fiere in Germania, in Olanda è uguale, in Austria è uguale, in Francia è uguale: troviamo le donne in vetrina. È un turismo anche quello”, dice il leghista nel video.
Non contento della frase sessista, Salvini, intervistato da Il Tirreno, non ritratta. Anzi. “Scusa alle donne? Non era il concetto sulle donne. Ho detto copiamo altri modelli. Comunque perché la gente va a Ibiza, dai”. E poi aggiunge “Lo sa cosa succede in Ucraina, all’Est? Le donne escono in strada le mamme le mandano fuori di casa a 12 anni – spiega – Lo fanno come lo facevano le donne toscane che da Pontedera andavano al Camp Darby e poi nasceva un moretto… Lo facevano come fanno tutte. Utilizzano lo strumento che hanno“.
Immediate la reazione, oltre che dell’esponente dem che ha denunciato il caso, del presidente della Regione, Enrico Rossi. “Leggo che un consigliere della Lega propone una Toscana a luci rosse per favorire il turismo, mettendo le donne in vetrina. Se vuoi ritrovare altri modi per definire ciò che è destra e ciò che è sinistra nel nostro paese, basta verificare il consenso e il dissenso che l’interlocutore esprime verso la legge Merlin, che chiude le case di tolleranza e introduce i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione – ha commentato il governatore – La Legge Merlin, inoltre, vieta il sesso in compravendita e definisce corrotti i clienti dei bordelli. Questa legge fu fortemente voluta dalla deputata socialista nel 1958, su suggerimento di Umberto Terracini, e votata dalla Dc, dal Pci, dal Psi e dal Pri”. “Io sono molto contrario a questo pensiero aberrante espresso dal consigliere leghista – ha concluso – Tuttavia, per il principio di parità uomo-donna, in vetrina nudo propongo che intanto cominci lui“.