Disincentivare l’uso del contante, lotta ai grandi evasori perché “se pagano tutti, si paga di meno”, asili nido gratuiti per le famiglie con redditi medi e bassi. E poi una terza via “praticabile, quella proposta dal ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti di tassare merendine, bibite gasate e di un balzetto di 1,5 euro sui biglietti aerei per finanziare la scuola. Sono i “primi significativi assaggi del progetto politico” del governo M5s-Pd che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, conta di inserire nella legge di Bilancio. Con una premessa: “Il vero ostacolo sarà evitare l’incremento dell’Iva”, dice chiaramente il premier, intervenendo alla festa di Fratelli d’Italia ad Atreju. Motivo per cui, preannuncia, un “progetto riformatore ha bisogno di un arco temporale di almeno 2 o 3 anni”.

E sui migranti, tema caro agli elettori di Fdi, secondo Conte, il vero problema sono i “barchini” più delle ong: “Sulla redistribuzione dei migranti economici sarò testardo, non darò tregua a Macron. Il 23 a Malta abbiamo un incontro importante. Siamo vicini ai svolta con Francia e Germania – spiega il presidente del Consiglio – Dobbiamo avere un meccanismo automatico europeo, che si applichi subito e non solo ai profughi. Devono partecipare tutti e 28 i Paesi dell’Ue”. Poi, sfuttando la presenza del presidente ungherese Viktor Orban ad Atreju sabato pomeriggio, Conte ha sottolineato: “Chiedete a lui perché non ha seguito Salvini. La Lega s’è trovata isolata, con altre forze più a destra di Visegrad. L’Italia dai Paesi di Visegrad raramente è stata supportata, a partire dai migranti”.

Per quanto riguarda l’ambiente, ha annunciato, “chiederò un patto con tutto il mondo industriale e produttivo: io devo poter orientare il nostro sistema ma non posso mettere meccanismi incentivanti o disincentivanti senza nessun discernimento”. In sostanza, è la richiesta, “elaboriamo un piano industriale con un patto con tutto il mondo produttivo per cui progressivamente, attraverso meccanismi soprattutto incentivanti, riusciamo a orientare tutto il sistema verso la transizione energetica, verso un Green New Deal”. Una proposta che è stata accolta positivamente da Confindustria. “È un approccio corretto? Certamente si”, risponde Carlo Robiglio, il leader della Piccola Industria, un pilastro della base associativa di via dell’Astronomia. Su questo fronte, spiega, “serve un progetto organico e non singole misure slegate, serve una logica di sistema”.

Per quanto riguarda la programmazione economica, Conte ha spiegato che il governo è concentrato su una “riduzione della spesa improduttiva” e a “riordinare il sistema della tax expenditures sulle famiglie”. Poi ha ricordato che “stiamo avendo ottimi risultati, nel 2019, dalla digitalizzazione dei pagamenti, cioè nel rendere più trasparente l’intero processo, incentivando chi utilizza le carte di credito”. Conte è tornato anche a parlare della scissione di Matteo Renzi, spiegando di non averlo mai sentito durante la formazione del governo giallorosso, perché “mi sono sempre relazionato con il segretario del Pd”, ma che, visto l’addio ai dem, sarebbe a suo avviso stato giusto saperlo prima perché così avrebbe cercato di portare nel programma anche le istanze di Italia Viva. Tuttavia, ha aggiunto, “non ho motivo di credere” che l’ex premier sarà per l’esecutivo un “demolition man”, come l’Economist ha definito.

Nell’intervento non sono mancati riferimenti a questi aperte come le concessioni, non solo autostradali, e il futuro di Alitalia: “Il Tap si farà ma il futuro non è nelle trivellazioni. Elaboreremo una legge in base alla quale diremo no a nuove concessioni, il che non vuol dire che quelle in corso saranno annullate”, ha precisato il presidente del Consiglio. Mentre su Alitalia ha insistito su una “soluzione di mercato”, ricordando come una simile ‘uscita’ sia stata raggiunta sul dossier Carige.

Coinvolta nel salvataggio è la compagnia Delta Airlines che, ad avviso del premier, “dovrebbe rinforzare la sua partecipazione, il 10% è un po’ pochino”. E se si realizzasse una forte partecipazione di Ferrovie dello Stato, ha aggiunto, “potremmo addirittura creare una sinergia” tra trasporto aereo e ferroviario. Nella newco che entro il 15 ottobre dovrà presentare l’offerta vincolante per la compagnia di bandiera c’è anche la holding Atlantia, controllante di Autostrade: “Non sono in condizione di rispondere su Atlantia e sul futuro delle concessioni, non conosco i nuovi vertici – ha precisato – Detto questo sono due cose diverse con Alitalia”.

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