E per sudare tanto come si fa? Semplice, si fa attività fisica nelle ore più calde, magari indossando anche qualcosa di pesante… L’idea che si possa dimagrire così suona folle (e di fatto lo è). Eppure qualcuno ci crede.

La convinzione che un’abbondante sudata sia indispensabile per dimagrire è più diffusa di quanto si creda. Del resto, questa idea è stimolata anche da quei siti e canali di televendita che propongono abbigliamento gommato o comunque pesante, guaine e altri indumenti non traspiranti. Anche se qualcuno la soluzione la trova nell’armadio: un impermeabile leggero per correre sotto il sole!

“Dopo l’attività fisica intensa, o semplicemente dopo aver fatto sport in una giornata calda, si perdono naturalmente molti liquidi. Perciò pesandosi si ha l’impressione di essere dimagriti. In realtà si è persa soltanto acqua, non massa grassa” spiega la dottoressa Claudia Conti, biologa nutrizionista specializzata in alimentazione sportiva. E dopo aver reintegrato i liquidi si recupera tranquillamente il peso precedente, mentre girovita e cuscinetti restano beffardamente dov’erano. In compenso, non mancano le conseguenze negative, come avverte l’esperta: “Disidratazione, colpi di calore, mancamenti, svenimenti”. Con il rischio aggiuntivo di cadere durante la corsa o la pedalata e di farsi male.

Tanto per capirci, il colpo di calore squilibra il sistema di termoregolazione dell’organismo: ne conseguono elevata temperatura corporea (anche oltre 41°C), vertigini, cefalea, aggressività e perfino allucinazioni, fino alla perdita di coscienza. A questo possono aggiungersi gli effetti del collasso da calore, che può manifestarsi dopo uno sforzo intenso con perdita di acqua e sali, disidratazione, aumento del battito cardiaco, forte debolezza, nausea.

Tutti questi rischi sono ovviamente aggravati dalla scelta di indossare indumenti pesanti per aumentare la sudorazione. “Così si impedisce la corretta evaporazione del sudore, quella che permette di raffreddare l’organismo mantenendo la temperatura corporea intorno a 36-37°C” prosegue la dottoressa Conti. Se poi si alza il vento o si è esposti all’aria condizionata di un ambiente chiuso ci possono essere altre conseguenze negative. “Restando a lungo bagnati e sudati, si rischia di raffreddarsi e di avere blocchi a collo o schiena, oppure di prendere un raffreddore o un’altra malattia delle vie respiratorie”.

Ovviamente la causa non è l’attività fisica in sé, ma le modalità sbagliate di praticarla. La biologa raccomanda quindi di evitare le ore più calde e di indossare un materiale tecnico traspirante. Fondamentale, poi, l’idratazione. “Durante l’attività, bere a piccoli sorsi le bevande isotoniche. Nelle ore successive bisogna continuare a bere in modo lento e graduale per recuperare tutti i liquidi persi”. È sbagliato bere tutto insieme nell’ora successiva, perché non si assimila correttamente l’acqua.

In conclusione, se abbinata a una dieta bilanciata e se praticata correttamente, l’attività fisica aiuta a dimagrire sul serio e pure a stare bene, fisicamente e psicologicamente.

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