Doppietta della Ferrari a Singapore, inaspettata per tutti, anche per gli stessi uomini del team di Maranello che ammettevano, prima della gara, come questo tracciato non fosse favorevole alla SF90.
Eppure è stata doppietta. Tutto perfetto, strategia macchina, gestione gomme. Vettel vince e forse recupererà morale, gli serviva la vittoria. Leclerc forse avrà da recriminare e lo ha fatto subito, via radio in pista, quando chiedeva al muretto come mai ogni volta che esegue un pit stop si ritrova sempre il suo compagno di squadra davanti. Forse ha ragione, troppo spesso è accaduto, forse il team voleva però dare una chance in più al leader della squadra per recuperarlo. Rimane però lui, il monegasco, quello che appare più in forma e il più veloce tra i due.
Una Ferrari che a questo punto conferma di aver eseguito uno step evolutivo importante: le prestazioni ci sono, la pole del monegasco lo dimostra e la vittoria del tedesco lo conferma. L’incremento di potenza ed efficienza del motore della rossa hanno avuto effetto sul carico aerodinamico, e questo lo avevamo anticipato. Quando hai cavalli in più, puoi permetterti di “caricare” maggiormente con le ali la vettura e su piste come quella di Singapore questo è quanto mai fondamentale.
In gara non c’è stata storia per nessuno, il muretto ha saputo gestire tutto alla perfezione e neanche la tanto temuta Mercedes l’ha saputo mai impensierire.
E’ vero però che il team tedesco non ha saputo interpretare al meglio la strategia: a volte e per fortuna capita anche a loro. La strategia di Hamilton è sembrata, per la verità, completamente sbagliata: un autogol clamoroso lasciarlo tutti quei giri fuori in più rispetto ai suoi diretti avversari e farlo addirittura girare, in alcuni momenti, più lento anche di Stroll. La Mercedes non appare più quella macchina imbattibile, anzi. Sembra a volte in difficoltà con la gestione delle gomme e delle temperature: sembra mancargli qualcosa o forse, sicura della vittoria in campionato, si sta concentrando più alla preparazione della vettura 2020, limitando così gli sforzi e gli sviluppi sull’attuale W10.
Certamente questa parte finale della stagione ci regalerà tante emozioni e a questo punto la Ferrari può pensare seriamente di puntare alla vittoria nel prosieguo di campionato, su qualunque tipologia di pista. Bisognerà però fare molta attenzione alla gestione dei piloti al suo interno, onde evitare che s’inneschino frizioni pericolose tra Vettel e il talentuoso Leclerc. Avvisaglie ci sono state; ora bisognerà evitarle per lavorare in armonia durante questa parte finale del campionato e preparare al meglio il prossimo anno. Le cose si stanno mettendo per il meglio e sarebbe un peccato rovinare tutto a causa di lotte interne.