“Ieri abbiamo visto un Salvini coraggioso. Mi sembrava interessante mettere un politico tanto amato e tanto criticato di fronte a personaggi popolari che lo avevano attaccato, invece di fare quello che fanno benissimo altri programmi facendo confrontare i politici con altri politici o con i giornalisti”. Così parla Barbara D’Urso all’AdnKronos il giorno dopo la messa in onda del suo Live-Non è la D’Urso che ha visto il leader della Lega protagonista dell”Uno contro tutti”, con Asia Argento, Iva Zanicchi, Alba Parietti, Alda D’Eusanio e Idris a fare da contraddittorio. Non sono state poche le polemiche sui social: la puntata è stata seguita da 2.394.000 spettatori con il 14.9% di share. E Salvini l’ha lodata sui social: “Contentissimo di essere andato ieri sera da Barbara D’Urso su Canale 5: boom di ascolti, tanti nuovi amici sui social e tanto interesse anche da parte di chi segue meno la politica. E poi mi sono divertito e, credo, difeso abbastanza bene”.
“Sono molto soddisfatta – continua Barbara D’Urso – anche perché la domenica sera storicamente è la serata più difficile. Fare il 15% la domenica, è come fare il 20% in un’altra serata”. Il programma ha ottenuto un ottimo riscontro anche sui social, con l’hashtag ufficiale #noneladurso è stato primo in tendenza su Twitter per l’intera durata della trasmissione. Oltre alla concorrenza della nuova fiction di Rai1, ‘Imma Tataranni – Sostituto Procuratore‘ (che ha vinto la serata con 5.118.000 spettatori e il 23.3% di share), ieri il programma della D’Urso ha “sfidato” ‘Non è l’Arena’ di Massimo Giletti, che oltre ad ospitare un’intervista a Matteo Renzi, ha riportato in tv dopo diversi mesi Pamela Prati, ottenendo un ascolto di 1.137.000 spettatori con il 6.2% di share. Ma Giletti, nell’occuparsi per la prima volta del Prati-gate, ha approfittato per dare una ‘lezione’ di giornalismo a chi se n’era occupato prima di lui senza, a suo avviso, approfondire abbastanza. A molti è sembrata una frecciatina all’indirizzo proprio di Barbara D’Urso. Ma lei non polemizza. Però chiarisce: “Giletti fa benissimo il lavoro che fa. Ognuno ha i propri tempi. Del resto tutto quello di cui si parla e si è parlato nasce dall’inchiesta dei miei giornalisti di Videonews. Sono loro che scavando sono arrivati a far confessare la Michelazzo. Se non fosse successo quello, la Prati non avrebbe confessato. La nostra inchiesta ha scoperchiato un sistema, decine di persone erano state coinvolte a propria insaputa, da Al Bano a Mister Svizzera spacciato per Simone Coppi, fino a gente comune, come il bimbo di 10 anni che doveva interpretare Sebastian Caltagirone di cui ho ospitato la vera madre: anche lei ha scoperto la verità sul suo bambino grazie a ‘Live’. Ora la storia è pressoché conclusa, è il momento che se ne occupino i giudici per appurare le varie responsabilità”.