Il Klimapaket, piano da 100 miliardi di euro annunciato venerdì scorso, è stato accolto con favore dall'ad del più grande costruttore automobilistico tedesco. Tra i provvedimenti, l'aumento dei costi di benzina e diesel e contributi statali per i veicoli a batteria
Un venerdì non facile, quello scorso, almeno per la Germania. Che, da un lato, si è vista invadere da un esercito transgenerazionale di manifestanti aderenti al Global Climate Strike, mentre dall’altro aveva il proprio Governo febbricitante, con i socialdemocratici e i partiti dell’Unione serrati in una fase di trattativa che durava da almeno 18 ore.
Una giornata in fibrillazione che ha avuto come esito il Klimapaket, ovvero il piano salva-clima da 100 miliardi di euro per portare l’economia tedesca il più possibile su un piano di sostenibilità: 54 miliardi di spesa sono previsti per il 2023, i restanti per il 2030, data entro cui la Germania si aspetta di aver tagliato oltre il 50% delle emissioni di gas serra, così da arrivare al 2050 “neutrali”, quanto a impatto climatico.
Tra i primi provvedimenti previsti dal Klimapaket rientrano i rincari su benzina e diesel: 3 centesimi in più al litro dal 2021, che diventeranno circa 10 centesimi dal 2026. A fronte di questo, sarà incentivata la mobilità alternativa e sostenibile con detrazioni fiscali (da 30 a 35 centesimi/chilometro dal 2021) a quanti, come soprattutto i pendolari, decideranno di muoversi regolarmente con i mezzi meno inquinanti.
Per quanto riguarda ancora la mobilità green, il governo ha previsto dal 2023 agevolazioni per l’acquisto di auto a zero emissioni, anche se solo per quelle nella fascia di prezzo fino ai 40 mila euro, e poi il potenziamento della rete infrastrutturale di ricarica.
Una strategia accolta con soddisfazione da Herbert Diess, CEO di Volkswagen: “abbiamo bisogno di un cambiamento per dare impulso alla mobilità elettrica” – ha dichiarato Diess – “nei prossimi anni le auto diventeranno silenziose, sicure e ‘pulite’, e il Piano sul clima contiene importanti decisioni affinché tutto questo accada”.
Non più di due settimane fa, Volkswagen ha presentato a Francoforte la compatta ID.3, il primo modello di serie 100% elettrico e l’inizio di una strategia elettrica che punta a portare il primo gruppo automobilistico tedesco a piazzare 70 modelli a zero emissioni sul mercato globale entro il 2028. Una grande sfida (22 milioni di modelli in tutto) più che una semplice strategia, così come quella che la cancelliera Angela Merkel (nella foto allo stand Vw del salone di Francoforte, vicino a Herbert Diess e alla ID.3) ha posto per la Germania: raggiungere 6 milioni di EV e ibride su strada entro il 2030, contro le 480 mila che si contano oggi.