“Penso di aver avuto un vero esaurimento psicologico a causa del quale non volevo proprio niente da fare”. A rivelarlo è l’attrice Megan Fox, che in un’intervista a Enterntainment Tonight, in occasione dei 10 anni dall’uscita del film “Jennifer’s Body”, ha raccontato di aver avuto gravi problemi di salute perché Hollywood la considerava solo “un oggetto sessuale”.
L’attrice ha raccontato nell’intervista come “essere sessualizzata e oggettivizzata stava diventando un tema ricorrente quando si trattava della sua carriera. Non era solo quel film, era ogni giorno della mia vita, tutto il tempo, con ogni progetto a cui ho lavorato e ogni produttore con cui ho lavorato. Questo mi ha causato un punto di rottura”.
Per questo, ha spiegato Megan Fox, ha cominciato ha cominciato a soffrire di depressione: “Non volevo essere vista, non volevo fare una foto, comparire in una rivista, camminare su un tappeto, non volevo assolutamente essere vista in pubblico perché avevo la paura e l’assoluta certezza che sarei stata derisa, o o la gente mi avrebbe lapidato o ferito. Mi sento come se avessi anticipato il movimento #MeToo prima che iniziasse – ha proseguito l’attrice -. Mi lamentavo e dicevo: ‘Ehi, mi stanno succedendo cose che non mi stanno bene’, ma tutti mi rispondevano: ’Oh bene, fottiti. Non ci interessa, te lo meriti. Perché tutti hanno parlato di come apparivi, di come ti vestivi o delle battute che hai fatto”.
Megan ha detto poi di avere la sensazione che “non ci sia per lei uno spazio nel femminismo nonostante le sue convinzioni ferme nell’uguaglianza e nell’etica del movimento. Anche se mi considero una femminista, sento che le femministe non vogliono che io faccia parte del loro gruppo – ha concluso la Fox -. Cosa può dare supporto alle altre donne se solo alcune di noi sono supportate? Perché non posso far parte del gruppo?”.