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Teresa Bellanova, la ministra si commuove in tv: “Il giorno del giuramento al Quirinale ho pianto pensando alle mie amiche morte per lavorare”

“In quei momenti ti passa la vita davanti, quello che sei, quello che hai fatto. Io ho pensato alle mie amiche, a quelli che non hanno avuto l’opportunità che ho avuto io", ha spiegato Teresa Bellanova visibilmente commossa a “Da noi.. A Ruota Libera"

“Mi sono emozionata e mi sono emozionata tanto. Sono tra quelle persone che ritengono che i sentimenti siano un fatto privato, però ci sono dei momenti in cui non riesci a trattenere l’emozione. Ho avuto paura ma ho saputo governarla. Ho sempre cercato di trasmettere serenità in famiglia. Poi, però, mi chiudevo da qualche parte e piangevo. La paura è paura”. Così la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, ospite di Francesca Fialdini nella prima puntata di “Da noi.. A Ruota Libera” su Rai 1, ha ricordato il giorno del suo giuramento al Quirinale davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, confidando di non esser riuscita a trattenere le lacrime.“In quei momenti ti passa la vita davanti, quello che sei, quello che hai fatto. Io ho pensato alle mie amiche, a quelli che non hanno avuto l’opportunità che ho avuto io – ha spiegato Teresa Bellanova visibilmente commossa -. Io ho faticato molto, ho avuto una vita difficile in alcuni momenti, dura, di fatica.. ma ho avuto anche tante opportunità: ho potuto fare un figlio bellissimo, ho potuto fare il mio lavoro, mi sono misurata con le contraddizioni e ho cercato di dare risposte”.

La Ministra riferendosi alle compagne, vittime del caporalato, che hanno condiviso con lei il lavoro di bracciante ha aggiunto: “Loro sono morte perché avevano semplicemente bisogno di portare a casa un po’ di reddito, allora si pensava aggiuntivo a quello dei mariti. Venivano stipate in pulmini dove invece di nove persone erano trenta/quaranta, sto parlando di persone morte in “incidenti stradali”, vengono chiamati così. Sono vittime dello sfruttamento, vittime del fatto che le donne e i lavoratori vengono considerati essere inferiori. Io ho pensato a loro perché avevo l’opportunità di svolgere una funzione importantissima e sentivo il peso della responsabilità”.