Monday, un giovane africano, passa le sue giornate a pulire i marciapiedi e le strade di Mestre. Un modo, come spiega lui stesso in un cartello che porta con sé, per integrarsi. Il gesto volontario non è stato però apprezzato dai vigili urbani della città alle porte di Venezia che hanno multato il ragazzo per 350 euro perché, come scrivono sul verbale, “sorpreso palesemente a ripulire la zona senza alcuna autorizzazione dell’amministrazione comunale”.
Ma la ‘fiscalità’ dei vigili è durata poche ore: il comando della Polizia Locale ha deciso di annullare in autotutela la sanzione, specificando di aver ricevuto quattro telefonate da parte dei cittadini in difesa del giovane immigrato. Il passo indietro è stato deciso perché il provvedimento è stato giudicato eccessivo rispetto alla “norma sui lavori in strada” prevista dal regolamento comunale.
Di fatto l’operato del ragazzo è stato equiparato – anche se le regole sono differenti – alla pulizia obbligatoria dei piazzali dei locali pubblici e a quella volontaria degli stessi cittadini che spazzano il marciapiede davanti casa. La decisione di fargli la multa – sempre secondo il comando – sarebbe stata determinata anche dall’inesperienza dei vigili, appena assunti e con una conoscenza non perfetta di tutti i cavilli del regolamento.
Il giovane ogni giorno, come riferisce Il Corriere Veneto, mentre raccoglie foglie indossando un gilet catarifrangente, espone un cartello con la scritta: “Per integrarsi nella società senza chiedere l’elemosina”. Anche se Monday spera nelle offerte dei passanti. Lo stesso fanno a Padova due migranti nigeriani, arrivati due anni fa in Italia. Loro ogni giorno ripuliscono il piazzale Ponte Corvo, a due passi dalla Basilica di Sant’Antonio. L’obiettivo è uguale a quello di Monday: “Il modo migliore – hanno detto – per integrarsi onestamente in questo Paese”.