Avanti con la procedura amministrativa sulla revoca della concessione ad Autostrade e soluzioni condivise sulla Gronda. La ministra delle Infrastrutture Paola Micheli fa il punto su due temi ‘delicati’ per il governo M5s-Pd rispondendo al question time. Sul crollo del ponte Morandi di Genova, ha detto, il governo “intende proseguire con la necessaria celerità la procedura amministrativa” avviata dal precedente esecutivo “in coerenza con quanto affermato dal presidente del Consiglio”.

Per quanto riguarda la Gronda, De Micheli ha ricordato di aver incontrato il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti per “costruire un gruppo di lavoro” con gli enti locali coinvolti nella costruzione dell’infrastruttura così da “raccogliere suggerimenti utili a migliorare il progetto” e “consentire una compiuta verifica e valutazione dell’opera da parte di tutte le forze politiche”. Nel frattempo, ha aggiunto, continuerà “il serrato confronto al fine di arrivare in tempi rapidi” a “soluzione condivise”.

Nell’interrogazione riguardante le concessioni, il ministro delle Infrastrutture ha specificato che nella procedura di revoca “confluiranno anche le risultanze dell’indagine conoscitiva sulle concessioni autostradali avviata dalla Corte dei conti” e ricordato che martedì si è tenuta “un’audizione cui hanno partecipato i vertici amministrativi del Ministero e i rappresentanti della Presidenza del Consiglio e dell’Autorità di regolazione dei trasporti”.

Quindi ha ribadito: “Posso confermare che solo le emergenze istruttorie determineranno l’esito del procedimento, così come il contenuto del provvedimento conclusivo, che sarà oggetto di valutazione e condivisione” da parte di tutto l’esecutivo. “Stiamo lavorando alla revisione complessiva del sistema delle concessioni autostradali, con l’obbligo di garantire una maggiore trasparenza, reale competitività tra gli operatori, corretto equilibrio tra interesse pubblici e imprenditoriali, nonché un costante miglioramento del servizio agli utenti”, ha concluso.

Sulla Gronda e il confronto con il comune di Genova e la Regione Liguria, De Micheli ha aggiunto che “non è intenzione del ministero determinare conseguenze negative in termini temporali e realizzativi non compatibili con le aspettative del territorio” sottolineando che “serve un modo diverso di pensare alle infrastrutture: opere utili ed in tempi ragionevoli, all’esito di percorsi il più possibile condivisi”.

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