Un milione di persone con problemi respiratori, dieci milioni di bambini a rischio e più di tremila chilometri quadrati distrutti di foresta e giungla, senza contare i danni alla fauna selvatica. E la situazione non era così grave dal 2015. L’Indonesia è in fiamme: migliaia di acri di terreno ‘ecologicamente rilevante’ sono andati in fumo, riempendo il cielo di una foschia tossica. Sostanze liberate nell’aria che rappresentano un grave rischio per la salute non solo nelle vicinanze, ma anche a Singapore e in Malesia che da decenni protestano per il fumo soffocante che ogni anno, sempre in questo periodo, arriva da Sumatra e Kalimantan.
Le emissioni equivalenti giornaliere di CO2 stanno raggiungendo un livello simile a quello degli incendi devastanti dello stesso periodo nel 2015. Il totale registrato nell’area quest’anno (dal 1 agosto al 18 settembre) è di circa 360 megatonnellate di CO2, rispetto ai 400 megatoni nello stesso periodo del 2015. I dati mostrano anche che nei giorni scorsi l’attività in Indonesia, in particolare nel Kalimantan, è stata ben al di sopra della media 2003-2018. Si ritiene quindi che la qualità dell’aria sia la stessa del 2015. Al momento si ritiene che gli incendi siano di natura dolosa, per occupare la terra con le culture, in particolare per la produzione di carta e olio di palma.
Gli incendi ad alta intensità sono aumentati di frequenza in alcune parti del mondo, in parte a causa di eventi meteorologici estremi come le condizioni di siccità a lungo termine, uno dei maggiori fattori di rischio. Inoltre sono responsabili di un inquinamento atmosferico di gran lunga maggiore rispetto alle emissioni industriali, in quanto producono una combinazione di particolato, monossido di carbonio e altri inquinanti.
Unicef: “Dieci milioni di bambini a rischio” – Gli incendi di foreste e torba in Indonesia stanno esponendo 10 milioni di bambini al rischio di aria inquinata. I bambini piccoli sono particolarmente vulnerabili all’inquinamento atmosferico perché respirano più rapidamente e le loro difese fisiche e immunitarie non sono pienamente sviluppate. È stato stimato che in Indonesia, colpita da incendi da luglio 2019, 2,4 milioni di bambini sotto i 5 anni vivono nelle aree più colpite da fumo e incendi boschivi. L’Unicef ricorda che l’inquinamento atmosferico colpisce i bambini ancor prima che nascano. Le ricerche hanno mostrato che i bambini nati da madri esposte ad alti livelli di inquinamento durante la gravidanza incorrono in maggiori probabilità di una crescita ridotta nell’utero, di avere basso peso alla nascita e nascere prematuri. Secondo il ministero dell’Istruzione e della Cultura, più di 46mila scuole sono attualmente colpite da scarsa qualità dell’aria, con impatto su 7,8 milioni di studenti. Molte scuole hanno dovuto chiudere nelle aree più colpite, privando i bambini della possibilità di studiare. Anche se nel corso della stagione secca gli incendi di foreste e torba sono comuni in Indonesia, la situazione è aggravata da una serie di fattori combinati insieme, fra cui l’estesa siccità e il riscaldamento globale.