"Mettetevi nei panni di chi ha fatto una battaglia nei Cinque Stelle per anni contro quelli del Pd perché erano corrotti e ci si ritrova alleato. Sono a disagio", ha detto Salvini a Radio Radicale. Il ministro degli Esteri ricorda il caso del senatore dell'Idv: "Comportamenti deplorevoli, mi fanno pena. Ho detto ai nostri di registrare gli incontri se qualcuno venisse a fare avances"
“Sorprese”, le chiama Matteo Salvini. In altre parole transfughi che, si dice certo l’ex ministro dell’Interno, sono disposti ad abbandonare il M5s per passare tra i banchi dell’opposizione con la Lega. Parole che non piacciono a Luigi Di Maio, pronto a ricordare come la “compravendita” di parlamentari ha precedenti illustri, come il caso Berlusconi-De Gregorio. “Mettetevi nei panni di chi ha fatto una battaglia nei Cinque Stelle per anni contro quelli del Pd perché erano corrotti e ci si ritrova alleato”, ha detto Salvini a Radio Radicale. “Questo crea molto disagio, disagio che sarà palesato – aggiunge – con alcune sorprese con dei passaggi” verso il Carroccio.
“Mi spiace per la Lega, io l’ho conosciuta nei mesi di governo, ma si sono ridotti come un Berlusconi qualsiasi che cercava di comprare i vari De Gregorio”, è la risposta del leader del Movimento. “I nostri parlamentari – assicura – non sono in vendita”. E quindi svela di aver “detto loro di registrare gli incontri se qualcuno venisse a fare delle avances” perché “questi comportamenti non solo sono deplorevoli, mi fanno anche un po’ pena”.
Il tentativo di ‘scippare’ parlamentari, per Di Maio, è assimilabile a quanto accadde tra Forza Italia e il senatore dell’Italia dei Valori nel 2008. Berlusconi venne prescritto dopo la condanna in primo grado perché, in base all’accusa, fece avere 3 milioni a De Gregorio per votare la sfiducia al governo Prodi e passare con il centrodestra. La Cassazione ha poi riqualificato il reato in corruzione impropria.
Secondo l’Ansa, però, non ci sono le attenzioni della Lega su onorevoli e senatori pentastellati. Dopo l’assemblea dei senatori M5S, sempre secondo l’agenzia di stampa, alcuni avrebbero contattato il gruppo di Italia Viva e altri, sempre a quanto si apprende negli stessi ambienti, il gruppo di Forza Italia. Un retroscena filtrato da Palazzo Madama nelle stesse ore in cui Matteo Renzi spiega alla stampa estera che “ora siamo 42 parlamentari e penso che arriveremo a una cinquantina” entro un mesetto. “Non vogliamo – ha aggiunto – allargare troppo il numero dei parlamentari, per noi è importante che ci sia un piccolo gruppo unito, tosto, credibile, capace”. L’AdnKronos per esempio riferisce di voci di un possibile addio della senatrice Cinquestelle Gelsomina Vono che potrebbe passare proprio. Eletta nel collegio uninominale di Catanzaro-Vibo Valentia, la sua indicazione aveva, all’epoca, generato parecchie tensioni all’interno dei vari meet-up calabresi. Un passato con Italia dei Valori e l’esperienza da assessore nel comune di Soverato con il sindaco Ernesto Alecci, del Pd, aveva provocato il malcontento di alcuni esponenti del M5s, rimasti fuori dalle liste. Da Italia Viva confermano il passaggio di una senatrice grillina a stretto giro, ma bocche cucite sul nome. La stessa Vono, interpellata dall’Adnkronos, non ha confermato né smentito le indiscrezioni sul suo conto. Inutile aggiungere che non cambierebbe nulla dal punto di vista degli equilibri della maggioranza.