Tredici anni fa nel suo libro "Lo rifarei!" raccontava la sua infanzia 'alternativa' divertita. A distanza di tempo ripubblica il libro con una prefazione: "Non lo rifarei". La conduttrice: "Il fatto di diventare madre ha cambiato radicalmente la percezione del mio passato. Di certo non è una esperienza che farei fare alle mie figlie"
“Per quattro mesi ho vissuto nella sperduta campagna inglese in un regime militare“. Camila Raznovich, la conduttrice de Il Borgo dei Borghi e il Kilimangairo, si confessa al settimanale F uscito il 25 settembre. “Ero in quinta elementare e fui selezionata per questo esperimento che prevedeva che trecento bambini vivessero con nove adulti, questa era la proporzione. Piangevo ogni sera“.
La conduttrice aveva già raccontato la sua infanzia, e quindi anche la sua esperienza inglese, nel suo libro pubblicato tredici anni fa “Lo rifarei!” con una chiave comica. A distanza di tempo, però, la Raznovich, figlia di una coppia di seguaci di Osho, ripubblica il libro con una nuova prefazione: “Non lo rifarei“. Un cambio di passo che spiega così: “Tredici anni fa ero giovane e quando si è giovani ti sembra tutto positivo. Con l’analisi ho capito di esserne stata fortemente traumatizzata tanto che uno dei miei compagni, da grande, mi ha raccontato che piangevo tutte le notti, l’avevo rimosso. Il sentimento più forte che ho provato era la paura“. E poi aggiunge: “Il fatto di diventare madre (10 anni fa di Viola e 7 anni fa di Sole) ha cambiato radicalmente la percezione del mio passato. Di certo non è una esperienza che farei fare alle mie figlie”.