Dopo Roma, Iena Cruz realizzerà un altro murales "antismog" per il progetto "No Plastic More fun" della onlus Wordrise: "I disegni sono realizzati con una pittura chiamata 'Airlite', una nanotecnologia in grado, attraverso la luce naturale e artificiale, di eliminare agenti inquinanti"
Un murales capace di assorbire anidride carbonica e depurare l’aria “come un bosco con piante ad alto fusto”. Sarà questo il regalo a Milano dell’artista Federico Massa, in arte Iena Cruz, che a inizio ottobre inizierà a dipingere su uno dei trenta palazzi che hanno offerto la loro facciata come fosse tela bianca. Il dipinto meneghino sarà il primo di tanti murales “antismog” che compariranno come testimonial del progetto “No Plastic More fun” della onlus Wordrise, progetto che si batte per l’eliminazione della plastica monouso negli oceani.
Così è stato per Roma, così sarà per Milano dove il murales rimarrà però top secret fino a fine ottobre: “Il disegno di Iena Cruz verrà svelato solo una volta finito – precisa Virginia Tardella cofondatrice di Wordrise a FqMagazine – Sicuro, sarà in tema mare. Ogni giorno per dieci anni il murales depurerà l’aria. La pittura assorbirà l’inquinamento di Milano e darà risalto a uno dei palazzi della città. Un’opera che unisce street art, sostenibilità e sensibilizzazione su una delle emergenze ambientali che sta soffocando i nostri mari: l’inquinamento da plastica“. E a questo punto una domanda sorge spontanea: perché non usare intonaci antismog per tutti i palazzi? “Semplice, oggi queste vernici hanno un costo proibitivo. In futuro potrà risolvere tanti problemi legati all’ambiente”.
Anche Milano, dunque, sposerà la street art di Iena Cruz, artista milanese che da dieci anni si è guadagnato il rispetto tra le note strade di New York, dove oggi vive, con i suoi maxi murales dalla pittura “sostenibile”. Famosi anche in altri parti del mondo: New York, Baltimore, Miami, Città del Messico, Ibiza, Manhattan e Barcellona. “I miei murales antismog – spiega l’artista a FqMagazine – sono realizzati con una pittura chiamata ‘Airlite‘, una nanotecnologia in grado, attraverso la luce naturale e artificiale, di eliminare agenti inquinanti come gli ossidi di azoto, benzene, formaldeide. Trasformando le pareti in un depuratore naturale come se fosse un bosco diffuso”. E poi aggiunge: “La quantità di assorbimento dipende dalla quantità di pittura utilizzata e quindi della dimensione della parete stessa”.
Nel 2018 Federico Massa disegna il suo primo murales antismog in Italia: a Roma realizza il “Hunting Pollution” in collaborazione con l’associazione no profit Yourban2030 battendo persino il primato mondiale come il murales eco-friendly più grande d’Europa. Sempre se Federico Massa non sia pronto a battere a Milano il record romano. I temi disegnati dal pittore di street art sono, neanche a dirlo, legati all’ambiente: “Per i miei disegni scelgo tematiche per me rilevanti come l’estinzione degli animali, l’innalzamento del livello del mare a causa dello scioglimento dei ghiacciai e, quindi, del riscaldamento globale. La mia esigenza di trattare alcune tematiche è una reazione alla società contemporanea e alla causa effetto delle nostre azioni: viviamo in un’epoca definita ‘Anthropocene’ ovvero un’epoca dettata dall’impatto umano sul nostro pianeta terra”.
Foto del murales a Roma “Hunting Pollution” by Federico Massa e Yourban2030