di Davide Ramelli

Egregio ministro Fioramonti,
abbiamo letto le sue parole di approvazione per quello che noi di Fridays For Future Italia stiamo facendo. Siamo molto contenti del riconoscimento per il movimento studentesco, che in passato è mancato dai governi, ma ci teniamo a mettere in chiaro come dalle parole occorra passare ai fatti.

Le manifestazioni del 27 settembre non sono solo “lodevoli iniziative” come le ha definite, ma sono gli scioperi che noi giovani stiamo mettendo in atto contro i potenti della Terra, contro i responsabili del sistema produttivo ed economico che ha causato il disastro ambientale a cui stiamo andando incontro da anni, e che nessun governo ha messo in discussione. Il Global strike presenta rivendicazioni chiare: azzeramento delle emissioni, riconversione ecologica del modello produttivo, stop ai finanziamenti all’economia fossile. Insomma, un cambiamento di tutto il sistema per fermare il cambiamento climatico.

Lo ha detto anche lei: il Ministero da lei presieduto è centrale per la lotta ai cambiamenti climatici, e proprio per questo il vostro riconoscimento e il banner verde fuori dal Ministero non sono utili a fermare il cambiamento climatico, ci dispiace.

Se vuole davvero appoggiare la nostra lotta, se davvero intende dare il suo contributo alla causa della giustizia climatica, se il suo interesse è sincero e non semplice greenwashing, ascolti cosa le chiediamo:

1) Aumenti i fondi alla scuola, all’università e alla ricerca per sostenere l’innovazione ecologica, dedicando particolare attenzione allo sviluppo delle rinnovabili e delle altre tecniche di mitigazione del cambiamento climatico. Non c’è futuro se non permettiamo che le migliori menti del mondo si dedichino ad evitare il collasso climatico.

2) Elimini dai programmi didattici tutti i contenuti basati sul consumo, l’estrazione e l’uso di combustibili fossili. Non potete continuare ad insegnare ai giovani come bruciare il proprio futuro.

3) Inserisca in tutti i programmi insegnamenti basati su modelli di sviluppo sostenibile. Perché fin da subito si deve imparare cosa la scienza ci impone di cambiare.

4) Interrompa tutte le collaborazioni tra il Miur e le aziende inquinatrici. Che credibilità può avere un ministero che un giorno appoggia il Global strike e il giorno dopo ti manda in stage in una raffineria?

5) Ora che ha invitato i dirigenti scolastici a lasciar scioperare gli studenti, i presidi non devono applicare sanzioni disciplinari come il conteggio del limite di 50 assenze e la penalizzazione del voto in condotta per chi sciopera il 27 settembre.

Egregio ministro Fioramonti, solo prendendosi la responsabilità di questi fatti potrà realmente dimostrare di sostenerci. Le parole di vicinanza se le porterà via il vento della catastrofe climatica che tutta la classe dirigente mondiale ha prodotto.

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