Il premier ha firmato nella tarda serata di ieri, 26 settembre, la delega al Comint. Decisiva ora la scelta di un consigliere, per arrivare pronti a novembre alla ministeriale Esa, quando si deciderà la distribuzione europea di 13 miliardi di euro di finanziamenti
Riccardo Fraccaro dopo Giancarlo Giorgetti. M5s dopo Lega. Cambia il partito di riferimento ma non lo schema: è sempre il sottosegretario alla presidenza del Consiglio che gestirà la politica aerospaziale italiana in qualità di presidente del Comitato interministeriale ad hoc, che in virtù della legge 7 del 2018 si occupa della cabina di regia di tutto il settore. La delega a Fraccaro è arrivata direttamente dal premier Conte, che ha firmato nella tarda serata di ieri, 26 settembre. Il prossimo passo, così come era avvenuto dopo la nascita del governo M5s-Lega, sarà quella di individuare un consigliere che possa affiancare il neo presidente delegato del Comint nel suo compito. Quando venne nominato Giorgetti, il leghista scelse come suo braccio destro il compagno di partito Stefano Gualandris.
Oggi invece la partita è aperta. Ma non per molto. L’obiettivo di tutti, infatti, è quello di assegnare quanto prima la poltrona, anche perché la delegazione italiana tra due mesi dovrà arrivare pronta e al completo a Siviglia, dove a fine novembre si svolgerà la ministeriale Esa in cui verrà decisa la distribuzione di oltre 13 miliardi di euro tra le varie realtà spaziali europee. Un appuntamento da cui passano le strategie future del comparto e migliaia di posti di lavoro. Tutta da comprendere la logica politica che porterà alla scelta del braccio destro di Fraccaro. Durante il precedente governo, la Lega scelse di appropriarsi di tutto il settore: va ricordato che il presidente dell’Agenzia spaziale italiana viene nominato dal Miur, fino ad agosto guidato dal leghista Bussetti e ora nelle mani del grillino Fioramonti. Gli assetti ora sono cambiati e con Fraccaro alla guida del Comint non è detto che venga scelto come suo consigliere una personalità vicina al Movimento 5 Stelle. È un’ipotesi, ma non l’unica sul tavolo: ci potrebbe essere un accordo col Pd che porta alla scelta di un nome in quota del, oppure lo stesso Fraccaro potrebbe optare per un tecnico puro. L’unica certezza, al momento, è che il premier Giuseppe Conte ha deciso di non tenere per sé la delega al Comint, come invece sembrava possibile fino a qualche settimana fa.