La promessa è di andare incontro alle “richieste avanzare dai rider” e di superare le “criticità” delle norme approvate nel dl Salva-Imprese così da garantire a tutti un “nucleo minimo inderogabile” di tutele, compresa una “retribuzione dignitosa collegata ai contratti collettivi”. Il ministro Nunzia Catalfo annuncia modifiche alle misure per tutelare i fattorini di Deliveroo, Glovo e UberEats che consegnano il cibo nelle case e negli uffici delle grandi città.

L’idea, spiega il ministro del Lavoro intervenendo a un convegno a Bologna con un videomessaggio, è quella di presentare “a breve” un emendamento che tenga conto “delle richieste avanzate dai rider” durante “i tavoli di confronto svolti al ministero o negli accordi collettivi, in primis nella Carta di Bologna e nelle leggi regionali”. L’intervento sarebbe teso a superare “l’attuale impostazione del decreto e le sue criticità” e offrire “regole e tutele per maggiori diritti e dignità” ai lavoratori del food delivering.

Parlando del decreto Salva-Imprese – nel quale non c’è il divieto di cottimo e prevede i diritti dei dipendenti solo per i cococo, che rappresentano una netta minoranza dei rider – Catalfo ha spiegato che è allo studio una “modifica per assicurare le tutele della subordinazione a chi svolge stabilmente” l’attività di ciclofattorino “in modo continuativo” e “per garantire a tutti gli altri un nucleo minimo inderogabile di tutele, tra cui una retribuzione dignitosa collegata ai contratti collettivi”.

Per dire: per i lavoratori che ricadono sotto il contratto nazionale del trasporto e della logistica è previsto un minimo orario di 8,5 euro. Tra le misure in gestazione, ha aggiunto il ministro del Lavoro, c’è anche la creazione di una piattaforma Inps-Inail “per tracciare le attività dei ciclofattorini, contrastare l’intermediazione illecita e il caporalato digitale” oltre a “una disciplina che faciliti il ‘platform cooperativism’ nel caso in cui i rider intendano costituire una cooperativa gestendo direttamente la piattaforma”.

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