Calcio

Juve-Spal 2-0: Pjanic-Ronaldo, tutto facile per i bianconeri. Buffon fa 903: giocatore con più presenze in squadre di club

Con cinque vittorie e un pareggio, i bianconeri hanno momentaneamente ripreso il primo posto in classifica, in attesa dell'impegno dell'Inter sul campo della Sampdoria

Pjanic nel primo tempo, Cristiano Ronaldo nel secondo. Nel mezzo tante occasioni da gol, altrettante parate del portiere avversario e poca, pochissima sofferenza. La vittoria casalinga della Juventus contro la Spal nell’anticipo della sesta giornata di campionato, però, passerà alla storia per un altro fattore: Gianluigi Buffon, schierato titolare da Maurizio Sarri, ha superato Paolo Maldini, come giocatore con più presenze in squadre di club. L’estremo difensore bianconero è arrivato a quota 903, una in più della bandiera rossonera. Un record, insomma. Non lo è, invece, la partenza della Juventus in Serie A, anche se manca poco. Con cinque vittorie e un pareggio, i bianconeri hanno momentaneamente ripreso il primo posto in classifica, in attesa dell’impegno dell’Inter sul campo della Sampdoria.

Al netto della classifica, ciò che impressiona è la facilità della Juve di arrivare al risultato finale: è successo nel turno infrasettimanale contro il Brescia (in trasferta), è ricapitato nell’impegno odierno allo Stadium contro la Spal, che resta ultima in classifica con 3 punti. I ferraresi ci hanno provato, per carità, ma se il migliore in campo è stato di gran lunga il portiere emiliano Berisha allora è evidente che la superiorità della Juventus è andata ben oltre il 2-0 finale. L’estremo difensore albanese dei ferraresi si è reso protagonista di almeno cinque, sei interventi decisivi, alcuni dei quali davvero prodigiosi. L’ex portiere di Lazio e Atalanta ha capitolato solo allo scadere del primo tempo su un tiro da fuori aerea di Pjanic (conclusione deviata da un difensore ospite) e al minuto 77 dal colpo di testa di Cristiano Ronaldo dopo una bellissima azione in contropiede. Insomma, il messaggio lanciato anche oggi dagli uomini di Sarri è chiaro: se vuole continuare a restare in testa da sola, l’Inter di Conte non può distrarsi un attimo.