Sei su sei, punteggio pieno e vetta della classifica in solitaria con due punti di vantaggio. Ennesimo scoglio superato con brillantezza dall’Inter di Antonio Conte, che si impone a Marassi contro la Sampdoria per 3 a 1 e riprende il primo posto che momentaneamente le aveva scippato la Juventus, vincitrice a sua volta in casa contro lo Spal. Non è stato un successo facile quello dei nerazzurri, che hanno comunque dato un’ottima impressione su un campo tradizionalmente difficile e in una sfida molto delicata per i padroni di casa allenati da Di Francesco. Con la sconfitta di oggi, infatti, i blucerchiati restano ultimi in classifica, in crisi di punti (appena tre in sei giornate) e di gioco. A cambiare nel bene e nel male un match dominato con grinta e lucidità è stato Alexis Sanchez, l’attaccante cileno che Conte è intenzionato a rigenerare dopo due anni bui al Manchester United. E sembra che siano bastati tre mesi al sudamericano per tornare ad essere quel bomber infallibile che si conosceva.

Ha messo lo zampino (o meglio il fondoschiena) sul gol di Sensi e poi ha firmato il gol del raddoppio in appena 22 minuti di gioco, durante i quali l’Inter ha mostrato una superiorità tecnico-tattica che ha annichilito la Sampdoria, mai vista così spenta. Il cileno poi ad inizio ripresa è protagonista di una colpevole ingenuità, facendosi espellere per simulazione e lasciando l’Inter in 10 per tutto il secondo tempo. Ed è qui che l’Inter di Conte ha mostrato la sua maturità: sbanda, subisce la rete della Samp ma proprio nel momento di massima pressione, risorge con Gagliardini riportando la sfida sui binari del primo tempo. Senza ulteriori affanni. Una prova di forza mentale che diventa un chiaro segnale alle pretendenti al titolo. Conte alla vigilia del match di Marassi ha dribblato la parola scudetto ma adesso, dopo questo filotto di sei su sei (come nella stagione ’66-’67 e con appena due gol subiti), qualcuno in casa Inter inizia a sussurrarla, specie alla vigilia di una settimana fondamentale: mercoledì il Barcellona al Camp Nou, quattro giorni dopo a San Siro per il big match contro la Juve. Di certo alle 23 di domenica sera si capirà qualcosa in più di questo campionato al momento equilibratissimo.

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