Il presidente, già accerchiato dal Carroccio, sceglie Caterina Longo, avvocato e moglie dell’assessore regionale al lavoro Fioretti, come rappresentante abruzzese della Cai. Entrambi sono leghisti ma il segretario e ras della Lega Bellachioma non gradisce più. Il redde rationem quando Salvini calerà nel Teramano per fare il punto sulle elezioni
Alta tensione nella Lega in Abruzzo, dove il partito di Salvini è al potere dopo aver preso il 27 per cento alle elezioni regionali di inizio anno. Sotto accusa una delle ultime nomine del governatore Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, che ha scelto Caterina Longo, avvocato e moglie dell’assessore regionale al lavoro Piero Fioretti, come rappresentante abruzzese della commissione per le adozioni internazionali. Entrambi, marito e consorte, sono fedelissimi del Carroccio. Piero Fioretti è stato a lungo un uomo di fiducia di Giuseppe Bellachioma, segretario e ras abruzzese della Lega. Proprio quest’ultimo lo pretese come assessore. Ma i rapporti tra i due si sono, negli ultimi tempi, decisamente raffreddati, e Bellachioma ha reagito con rabbia a questa nomina, fatta senza consultarlo. E così si fa adesso strada la destituzione di Fioretti dalla giunta e il ritiro dell’investitura della sua dolce metà al nuovo incarico. Né l’assessore, né il presidente della Regione l’avevano avvisato che la casella nella conferenza unificata Stato-Regioni sarebbe stata occupata dalla Longo, già candidata ma senza successo alle regionali del 2014 e al Senato alle politiche del 2018, quando arrivò seconda (nel collegio proporzionale) dietro il poi eletto Alberto Bagnai.
Due teste su un piatto d’argento, per orgoglio ferito e soprattutto per spegnere subito ogni principio d’incendio nei piani alti territoriali del suo partito. C’è infatti chi ventila la voce che dietro quest’ultima mossa ci sia lo zampino del governatore Marsilio, letteralmente accerchiato (4 assessori su 6 sono del Carroccio, e lo stesso dicasi dei consiglieri regionali) e quindi forse incline al “divide et impera”. Ma il presidente della regione rispedisce ogni sospetto al mittente. “Io non intervengo mai nelle vicende interne di un partito, tanto più se alleato e amico – ha detto al Tgr Abruzzo -. Attendo ovviamente indicazioni dalla Lega sul fatto specifico, come avvenuto quando ho nominato la giunta composta in base alle indicazioni che mi hanno dato i partiti e fidandomi degli uomini che mi avevano proposto. Se la Lega ha maturato altre riflessioni, me lo comunicherà e ci confronteremo su questo. Sono sempre aperto e disponibile a lavorare insieme, accogliendo indicazioni e suggerimenti”.
La querelle anima anche le forze d’opposizione. “Una decisione presa a sua insaputa. Mentre i problemi di un’intera Regione per tre giorni si arenavano a causa dei diktat di Salvini (il riferimento è al braccio di ferro per l’approvazione della proposta referendaria elettorale, ndc), il governatore Marco Marsilio è tornato a Roma per partecipare con l’assessore Piero Fioretti a una conferenza unificata destinata a evidenziare di nuovo le priorità di questa maggioranza… il risultato più importante ottenuto è stato la nomina di Caterina Longo alla commissione per le adozioni internazionali – scrivono gli esponenti del gruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale Silvio Paolucci, Dino Pepe e Antonio Blasioli -. Una nomina inopportuna. La Lega ci deve una spiegazione. Salvini venga a dire agli abruzzesi se condivide e avalla quanto accaduto, che ci riporta a un passato sempre più lontano dalla comunità e da quello che la nostra regione merita”. Non bisognerà attendere molto per il redde rationem: il capitano è in arrivo domenica pomeriggio a Martinsicuro (in provincia di Teramo), per fare il punto con tutti gli assessori regionali abruzzesi leghisti. Piero Fioretti incluso, o escluso.