La riforma della giustizia è uno dei primi temi su cui la nuova maggioranza di governo deve trovare un’intesa e su cui i renziani potrebbero mettere i bastoni tra le ruote. “Io sul Consiglio superiore della magistratura sono più d’accordo con Bonafede che con Orlando“, dice però Matteo Renzi in un’intervista al Foglio, che sarà in edicola lunedì. Il leader di Italia Viva analizza il disegno di legge discusso venerdì dal ministro della Giustizia, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal vicesegretario Pd Andrea Orlando. “Sul sorteggio per il Csm l’unica divergenza con il Pd”, ha detto Bonafede uscendo da Palazzo Chigi. Renzi si schiera al fianco del Guardasigilli M5s: “Con Andrea (Orlando, ndr) ricordo una bella discussione a Palazzo Chigi in cui io proponevo il sorteggio, ispirato da Gratteri e lui che mi spiegava la sua contrarietà e l’impossibilità tecnica di farlo. Se si arriva al sorteggio per il Csm personalmente ci sto. Anche perché l’ipocrisia di chi finge che solo qualche corrente facesse le cene per accordarsi sugli incarichi direttivi è ipocrisia pura“, dice Renzi.
La sua intervista al Foglio è di fatto un manifesto del nuovo partito, Italia Viva. “Se guardate le immagini delle prime riunioni di questi giorni, penso a quella di Milano ma non solo, vedrete che quel partito non è un partito del 5%“, sostiene Renzi. “E a bassa voce – aggiunge – nei palazzi della politica lo ammettono tutti: chi con entusiasmo, chi con terrore. Questa nostra casa avrà a breve più di cinquanta parlamentari, centinaia di sindaci, una cinquantina di consiglieri regionali, migliaia di amministratori e soprattutto un sacco di comitati e semplici iscritti. Sarà una rivoluzione“, assicura l’ex premier. Renzi presenta Italia Viva come “un partito No Tax“. “Qualcuno ha fatto il partito No Tav, qualcuno No Tap, noi facciamo il no Tax”, dice Renzi, che poi promette: “Quello che potremo fare per evitare l’aumento delle tasse lo faremo”.
Le parole di Renzi sul sorteggio del Csm hanno innazitutto portato alla reazione di Orlando: “Io credo che quella sulla giustizia non è l’unica affinità tra i due”, Bonafede e Renzi. “E questo può essere un bene per la tenuta della maggioranza“, scrive su Twitter il democratico. Il tema del sorteggio per l’elezione dei membri del Csm è esploso definitivamente con l’inchiesta della procura di Perugia. Indagine che ipotizza reati gravi per magistrati importanti e influenti, come Luca Palamara. E che grazie al trojan, installato sul telefono del pm indagato per corruzione, ha documentato i legami tra le correnti dei magistrati e i piani alti della politica. Da qui la proposta di abolire tutte le correnti delle toghe-– un mezzo che inevitabilmente entra in contatto con la politica – per eleggere i membri del Csm e dell’Anm tramite sorteggio.