“Cosa fecero le Amazzoni?”. “Vinsero battaglia grazie alla figa”. Questa risposta esilarante de La Ruota della Fortuna è entrata nella storia della trasmissione. A rispondere volutamente “figa” al posto di “foga” fu il signor Giancarlo che così, sopratutto anni dopo grazie ai social, tra meme e video, ha conquistato il titolo di “eroe”. Era il 1995 quando Mike Bongiorno fece la domanda al concorrente forse già consapevole del doppio senso che avrebbe provocato. Oggi, a distanza di 24 anni, Giancarlo Pelosini, 70enne di Rosignano Solvay, intervistato da LivornoToday dichiara: “Rifarei tutto. Anche perché continuo a credere che fosse la risposta giusta”.
Ex dipendente, prima Sip poi Telecom, Giancarlo è nato e cresciuto a Rosignano Solvay, in provincia di Livorno e su quel programma, quiz televisivo di punta durante l’ora di cena, ci ha puntato ben 117 volte. “Cominciai a mandare richieste di partecipazione – racconta al quotidiano labronico – ma non c’era verso di farmi rispondere. Mia moglie mi disse di lasciar perdere, ma io non ho mai smesso e così dopo ben 117 tentativi fui chiamato per un provino a Roma”. Dopo un mese Pelosini era a Cologno Monzese, pronto a registrare. Campione per 5 serate, venne chiamato anche al Maurizio Costanzo Show per il decennale della morte di Mike Bongiorno dove ha confermato l’assoluta spontaneità di quel gesto. “Gli autori mettevano spesso parole a doppio senso e pensavo che anche in quel caso fosse così – spiega a LivornoToday – Mancava solo una consonante e dissi la F di Firenze. Vidi subito il giudice Alvise Borghi morire dalle risate e capii che c’era qualcosa di strano. Così dissi “figa” ma perché pensavo che, riferito alle Amazzoni, avesse un significato particolare. Subito dopo però tutti iniziarono a ridere compresa Paola Barale che non si reggeva più in piedi”. Proprio lei si ricordò il suo nome, e la sua esilarante risposta, e lo invitò nella salotto di Canale 5.
Eppure, ricorda il cronista, la celebrità non arrivò subito. “Dopo la messa in onda della puntata, la scena andrò su Blob e su Scorie. Inoltre Mike la fece rivedere in una trasmissione in occasione di un anniversario di Mediaset – racconta il signor Giancarlo – Ma devo ammettere che la celebrità è arrivata specialmente grazie a internet e a Youtube“. “Pensi che mi chiamano da ovunque, ultimamente anche due ricercatori dal Vietnam mi hanno omaggiato con una locandina – continua – Io non mi sottraggo a tutto questo perché credo che sia divertente e mi fa piacere condividere la mia esperienza con il resto della comunità. Ci sono addirittura studenti che mi chiedono un video da poter mostrare al termine della discussione della tesi”. Per questo dopo essere entrato tra i “memorabili” della Rete, il signor Giancarlo ha deciso di approdare su Facebook dove è stato letteralmente sommerso dalle richieste di amicizia, tanto che ora molti giovani gli chiedono addirittura di fare selfie in strada. Il merito della risposta, conclude, è anche delle sue origini toscane: “Anche Gerry Scotti mi disse che noi toscani siamo un popolo particolare – dice – Secondo me è stato apprezzato il fatto che il mio fu un gesto spontaneo e non studiato a tavolino”. Tornasse indietro, però, rifarebbe tutto soprattutto perché è “convinto che fosse la risposta giusta”.