Unhcr Libya ha fatto sapere che "circa 70 persone sono state sbarcate in Libia dalla guardia costiera dopo giorni alla deriva in mezzo al mare", ha twittato l'organizzazione embeddando l'allarme precedentemente lanciato su un’imbarcazione che si era ribaltata al largo delle coste libiche con oltre 50 persone a bordo
“Sono arrivate 8 imbarcazioni con 180 persone a bordo, alcune accompagnate dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza che li ha soccorsi, altre autonomamente come arrivano sempre”, ma sull’isola non c’è “nessuna emergenza”. Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa, fa il punto degli sbarchi verificatisi nelle ultime ore sull’isola dove, dopo alcuni giorni di relativa calma, con il miglioramento delle condizioni meteo sono ripresi i cosidetti “sbarchi fantasma” con piccole imbarcazioni, quasi certamente messe in mare a poche miglia dall’isola da “navi madre”.
Ieri sera due piccole imbarcazioni, ciascuna con 25 persone a bordo, sono state intercettate a poca distanza dall’isola dalle motovedette della capitaneria di porto e della guardia di finanza. Tutti sono stati accompagnati nel centro di accoglienza hot spot dell’isola, dove vi erano solamente una quindicina di extracomunitari. Altri 30 tunisini sono stati bloccati all’alba di stamane a Cala Palme, dopo essere riusciti ad approdare direttamente sulla spiaggia con un barchino. Anche loro sono stati trasferiti all’hot spot dove adesso sono ospitati oltre un centinaio di migranti.
“La situazione non è mai cambiata. I migranti sono sempre arrivati, anche prima, perché il problema non è mai stato affrontato e risolto. Emergenza comunque non c’è – sottolinea Martello – se a Lampedusa arrivano e poi vengono trasferiti altrove problemi non ce ne sono. Si creano invece, dal momento in cui i migranti vengono tenuti a Lampedusa per giorni. Ma se continua così significa che gli impegni che abbiamo preso con questo ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, funzionano. Col precedente ministro – osserva il sindaco riferendosi a Matteo Salvini- nemmeno parlavamo“.
Nel mare tra la Libia e la Sicilia, intanto, le partenze sono riprese copiose. Potrebbe essersi risolta la situazione dell’imbarcazione con oltre 56 migranti alla deriva da venerdì al largo della Libia segnalata sabato da Alarm Phone: “Dopo 80 ore a mare e omissione di soccorso da parte dell’Europa, pare che la barca che ci ha contattati sia stata soccorsa dalla cosiddetta guardia costiera libica un’ora fa. Le autorità libiche confermano. Abbiamo perso contatto con la barca alle 3, e speriamo che sia la stessa“.
Oggi Unhcr Libya ha fatto sapere che “circa 70 persone sono state sbarcate in Libia dalla guardia costiera dopo giorni alla deriva in mezzo al mare. Due sono in condizioni critiche. Sottolineamo come la Libia non sia un porto sicuro“, ha twittato l’organizzazione embeddando l’allarme precedentemente lanciato su un’imbarcazione che si era ribaltata al largo delle coste libiche con oltre 50 persone a bordo.
Update on boat in distress: Some 70 persons have disembarked back in Libya by the coast guards, after days in distress at sea. UNHCR partner @IMC_Worldwide at the port to provide support. 2 persons in critical condition – We stress Libya not safe port of@disembarkation. https://t.co/YdbnxSRmWi
— UNHCR Libya (@UNHCRLibya) September 29, 2019
Gli sbarchi proseguono anche nel sud Sardegna. Tra il pomeriggio di ieri e questa mattina, in cinque distinti episodi, sono arrivati quaranta algerini. I primi due sbarchi sono avvenuti nel tardo pomeriggio lungo la spiaggia di Porto Pino nel comune di Sant’Anna Arresi. Poco dopo, su segnalazione di alcuni cittadini, un altro gruppo di migranti è stato bloccato dai militari dell’Arma nel porticciolo nuovo di Teulada. Gli stranieri sono arrivati a bordo di un barchino in legno e vetroresina di cinque metri, con motore fuoribordo da 40 cavalli. Uno dei migranti è stato affidato alle cure dei medici del 118 per una lieve ferita.