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Draghi: “Serve più spesa pubblica per far fronte al rallentamento globale dell’economia”

Il presidente uscente della Bce al Financial Times: "Serve un bilancio comune dell'Eurozona. Ma la gente ha capito i benefici dell'euro, i nemici della moneta unica non hanno vinto"
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“E’ più urgente di prima” che i governi dei singoli Paesi si impegnino a spendere di più per fare fronte al rallentamento globale dell’economia ed è anche “essenziale” che l’Eurozona si impegni sul lungo termine per realizzare quell’unione di bilancio necessaria per competere con le altre potenze globali. Lo ha indicato il presidente della Bce Mario Draghi in un’intervista pubblicata sul Financial Times online. Nell’intervista, osserva il Ft, Draghi mostra di sostenere pienamente la richiesta del presidente francese Emmanuel Macron di realizzare trasferimenti tra i Paesi dell’Eurozona al fine di sostenere la moneta unica sul lungo termine.

Per il presidente della Bce, “alla luce della debolezza dei singoli Stati nel contesto di un mondo globalizzato, quello che conta è rendere l’Unione più forte“. E per rafforzare l’Unione economica e monetaria “abbiamo bisogno di un bilancio comune dell’Eurozona. Certo il dibattito politico sarà ancora lungo, ma sono ottimista”.

Per il presidente della Banca centrale europea, ormai vicino al termine del mandato, “le conseguenze positive” del pacchetto di interventi varati dalla Banca centrale sono finora riuscite a evitare effetti negativi sui risparmiatori e sui prezzi dell’immobiliare. “Ma interventi a livello di governi potrebbero aiutare molto ad alleggerire il peso che sta portando la Bce. Gli stimoli straordinari potrebbero dover durare a lungo se non saranno sostenuti dalle politiche di bilancio”. Per Draghi, “la gente ha capito i benefici della moneta unica, la fiducia sta crescendo. I nemici dell’euro non hanno vinto”.

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