Elisa Core, laureata in Economia e commercio, era destinata a nuotare fra moduli e fatture nello studio da commercialista del padre. Sara Armellino, laureata in Scienze forestali e ambientali, avrebbe probabilmente trovato lavoro all’estero. Invece ora entrambe dividono le loro energie fra un gregge di “marmocchi” (due a testa, quasi tutti piccoli) e uno di pecore e capre con cui producono formaggi per buongustai a Saliceto, al confine fra Piemonte e Liguria.
In un’area in cui i giovani fuggono in massa e la popolazione invecchia a ritmi giapponesi, Elisa e Sara hanno deciso di restare, catturate da un doppio incantesimo: quello della campagna e quello di una grotta scavata a mano nel tui (in dialetto “tufo”), che durante la guerra veniva usata come rifugio e che ora servirà a stagionare un formaggio di pura pecora a latte crudo, che si chiamerà “Stagionato della Gruta gran riserva”.
“La grotta è presso la cascina di mio nonno – racconta Sara – c’è dell’acqua che scorre sul fondo e la tiene sempre fresca. I miei nonni la usavano come cantina, ma potrebbe essere stata l’antica tomba di un re ligure”. “Ho lavorato 16 anni nello studio di mio padre – racconta Elisa Core – ma ho sempre amato la campagna. Quando abbiamo iniziato, nel 2016, avevamo solo una trentina di pecore di razza delle Langhe, una razza ormai in via di estinzione, che ha dato il nome alla ditta ‘Le Langhette’. Facciamo 15 tipi di formaggio: formaggi freschi, robiola di pura pecora, formaggetta di pura capra, yogurt di pecora e la giuncata, che è un formaggio tipico della zona”.
Chiedo: “Oggi le formaggette si trovano anche al supermercato. Come fate da sole a reggere la concorrenza?” “Abbiamo clienti selezionati che tengono alla qualità – risponde Sara – le nostre formaggette costano di più, ma il cliente sa che tipo di lavoro c’è dietro e che facciamo tutto noi: dal nutrire le pecore alla vendita. È importante che i giovani restino sul territorio, se no qui ci sarebbero solo boschi abbandonati. Vendiamo a privati, a negozi, a piccoli supermercati con prodotti selezionati, ma vendiamo soprattutto in Val Bormida”.
Sara ed Elisa oggi si dicono molto soddisfatte della loro azienda perché vendono in un ambito circoscritto. Altri produttori, che ugualmente puntano sulla qualità ma hanno bisogno di mercati più estesi, si scontrano con la crisi cronica delle infrastrutture liguri.
“Facciamo un esempio concreto – spiega Walter Sparso della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) – Riccardo Sancio è il mitico produttore di vino di Spotorno che, all’epoca del referendum di Renzi, produsse, su richiesta del ‘Comitato per il No’ di Savona, il ‘Vino del No’ con le etichette di Danilo Maramotti. Ieri mi spiegava: ‘Io non produco migliaia di bottiglie. Se producessi 10mila bottiglie le venderei al supermercato, che le comprerebbe non a sette euro, ma a 3,90. Come faccio a conciliare qualità e prezzo? Vado da un ristoratore, gli offro un rossese di altissima qualità e gli chiedo 6,5 o 7 euro e il ristoratore lo rivende a 14 o 15, che è comunque un buon prezzo, perché nei ristoranti il pigato normalmente lo trovi dai 18 euro in su.
“Ma questo cosa comporta? Crearsi una rete e portarglielo perché non puoi chiedere a un ristoratore di mollare tutto per venirlo a prendere dal produttore. Ora io ho 50 ristoratori che mi comprano una media di cinque, sei, sette cartoni, cioè 80 o 100 bottiglie. Immagini cosa vuol dire andare tutti i giorni in lungo la costa? Che passi la giornata in autostrada!”. Il crollo del ponte Morandi, tagliando in due la Liguria, ha reso ingestibile una situazione già caotica, specie per i piccoli produttori che devono raggiungere i punti dove c’è turismo, cioè dove c’è traffico.
“Lo stesso vale per l’olio, per il formaggio – continua Sparso – ma vale anche per i fiori di Albenga. Siccome il prodotto si confronta con la concorrenza olandese, che fa qualità ma la fa su grandi numeri e grandi trasporti, non è indifferente usare un’autostrada che è fra le più care d’Italia, in cui invece che in 12 ore arrivi in 24, e che costringe i camion a fare due viaggi invece che tre. Specialmente nel settore delle ‘aromatiche’ (timo , rosamarino, salvia etc.) la concorrenza si gioca su qualche centesimo a pianta e tutto questo fa presto a incidere. La caduta del ponte è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso e oggi mette in difficoltà centinaia di aziende”.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 23 dic (Adnkronos) - "Giorgia Meloni taglia la sanità pubblica e nega il salario minimo, ma continua a insistere col fallimentare piano dei centri in Albania. Sono rimasti solo lei e qualche suo ministro ormai a reputare più importante la propaganda elettorale rispetto alle condizioni materiali delle persone". Lo dice Elly Schlein.
"È ormai sotto gli occhi di tutti: si tratta di un progetto inumano, inefficace, dispendioso e privo di risultati concreti. Continuare a investire risorse pubbliche in un’operazione che viola i diritti fondamentali è irresponsabile. Sbagliare è umano ma perseverare è inammissibile in un Paese in cui 4 milioni e mezzo di persone non riescono a curarsi. Il governo si fermi, meglio ammettere i propri sbagli che far pagare questo prezzo agli italiani", aggiunge la segretaria del Pd.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - "Il paese è in crisi, decine di migliaia di famiglie di lavoratori e lavoratrici trascorreranno un Natale di preoccupazione per il loro futuro, la manovra di bilancio non risponde assolutamente ai reali bisogni degli italiani e il governo e la maggioranza pensano ai migranti e a come far ripartire il centro in Albania. Una follia che costa all’Italia circa un miliardo". Lo dice il capogruppo Avs in Senato Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
"I migranti sono una vera e propria ossessione della destra che sta contaminando gli italiani ma, soprattutto, utile propaganda per nascondere gli errori e i fallimenti in economica di questo governo. La Meloni prenda atto del fallimento. Il centro per migranti in Albania va chiuso", aggiunge.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - “Il Governo intende continuare con gli accordi per l’Albania? Non c’è tribunale della storia che assolverà il duo Meloni Salvini. La sintesi della loro politica sulla immigrazione, che è un compromesso al ribasso fra rigurgiti post fascisti ed intolleranza mascherata, è contro i diritti e il buonsenso. Uno spreco di risorse con pochi precedenti. Pura propaganda”. Lo dice il segretario del Psi Enzo Maraio.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - "L'Italia vi è vicina vi ringrazia. In un periodo in cui la guerra è tornata ad affacciarsi anche in Europa è ancora più evidente quanto sia fondamentale il ruolo di Forze Armate preparate e pronte a garantire sicurezza e quindi libertà e democrazia. Essere qui oggi rappresenta il ringraziamento delle istituzioni, e di tutti gli italiani, per il vostro impegno. Grazie a voi possiamo avere la prospettiva di un mondo libero". Lo ha detto il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana rivolgendosi, nel corso della visita di oggi, ai circa 300 militari italiani presso la base Nato di Ādaži, in Lettonia.
Fontana è stato accolto dal comandante del contingente italiano della base Nato, colonnello Massimiliano Greco. Primo gesto della visita alla base è stato l'omaggio ai caduti. "Troppo a lungo pace e stabilità si sono date per scontate, l'attuale situazione internazionale ci sta facendo capire che non è così: sicurezza è libertà - ha detto Fontana -. Il vostro impegno, e il sacrificio di essere lontani da casa e dalle vostre famiglie in un momento particolare come le festività natalizie, deve esservi riconosciuto. Se sono qui è per portarvi l'affetto e l'abbraccio dell'Italia".
Roma, 23 dic. - (Adnkronos) - In collaborazione con TgPoste.it
Poste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale. Il gruppo - si sottolinea in una nota - consolida la propria leadership nella sostenibilità e conferma la presenza nel Dow Jones Sustainability Index World, e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Index Europe, per la sesta volta consecutiva. Poste Italiane ha raggiunto un punteggio totale pari a 90, su una media del settore di 44 punti; ha inoltre, confermato il primo posto nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale, con il più alto punteggio in assoluto nella dimensione sociale (98 punti) e una crescita rispetto al 2023 di 18 punti nella dimensione ambientale.
Il riconoscimento arriva dall’agenzia di Rating S&P Global sui risultati del Corporate Sustainability Assessment (CSA). Standard&Poor’s Global confronta i risultati delle politiche di sostenibilità delle aziende di più di 60 settori. Il Dow Jones Sustainability World Index traccia la performance del top 10% delle 2.500 maggiori aziende quotate all’interno del S&P Global Broad Market Index; mentre Il Dow Jones Sustainability Europe Index traccia la performance del top 20% delle 600 maggiori organizzazioni del continente europeo.
L’ingresso negli indici Dow Jones Sustainability Index World e Europe e la leadership nella classifica mondiale del settore assicurativo di S&P Global si inseriscono tra i numerosi riconoscimenti ricevuti dal Gruppo Poste Italiane per le sue politiche di sostenibilità. A questo risultato si aggiungono l’ottenimento della medaglia di platino ricevuta da EcoVadis, il primo posto in tutte e tre le dimensioni dell’ESG Quality score di ISS, il mantenimento della valutazione di “AA” nel rating MSCI e la conferma del posizionamento nella categoria advanced ottenuto da parte di Moody’s, oltre all’inclusione di Poste Italiane all’interno dei più prestigiosi indici di sostenibilità internazionali, come l’ESG-Identity Corporate Index, Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100, FTSE4Good e Stoxx Global ESG Leaders.
Poste Italiane, inoltre, ha mantenuto il proprio primato tra i leader della sostenibilità nell’ambito dell'indice MIB ESG lanciato nel 2021 da Euronext e Borsa Italiana, dimostrando l'impegno continuo verso una gestione responsabile e sostenibile.
Roma, 23 dic. - (Adnkronos) - In collaborazione con TgPoste.it
Poste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale. Il gruppo - si sottolinea in una nota - consolida la propria leadership nella sostenibilità e conferma la presenza nel Dow Jones Sustainability Index World, e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Index Europe, per la sesta volta consecutiva. Poste Italiane ha raggiunto un punteggio totale pari a 90, su una media del settore di 44 punti; ha inoltre, confermato il primo posto nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale, con il più alto punteggio in assoluto nella dimensione sociale (98 punti) e una crescita rispetto al 2023 di 18 punti nella dimensione ambientale.
Il riconoscimento arriva dall’agenzia di Rating S&P Global sui risultati del Corporate Sustainability Assessment (CSA). Standard&Poor’s Global confronta i risultati delle politiche di sostenibilità delle aziende di più di 60 settori. Il Dow Jones Sustainability World Index traccia la performance del top 10% delle 2.500 maggiori aziende quotate all’interno del S&P Global Broad Market Index; mentre Il Dow Jones Sustainability Europe Index traccia la performance del top 20% delle 600 maggiori organizzazioni del continente europeo.
L’ingresso negli indici Dow Jones Sustainability Index World e Europe e la leadership nella classifica mondiale del settore assicurativo di S&P Global si inseriscono tra i numerosi riconoscimenti ricevuti dal Gruppo Poste Italiane per le sue politiche di sostenibilità. A questo risultato si aggiungono l’ottenimento della medaglia di platino ricevuta da EcoVadis, il primo posto in tutte e tre le dimensioni dell’ESG Quality score di ISS, il mantenimento della valutazione di “AA” nel rating MSCI e la conferma del posizionamento nella categoria advanced ottenuto da parte di Moody’s, oltre all’inclusione di Poste Italiane all’interno dei più prestigiosi indici di sostenibilità internazionali, come l’ESG-Identity Corporate Index, Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100, FTSE4Good e Stoxx Global ESG Leaders.
Poste Italiane, inoltre, ha mantenuto il proprio primato tra i leader della sostenibilità nell’ambito dell'indice MIB ESG lanciato nel 2021 da Euronext e Borsa Italiana, dimostrando l'impegno continuo verso una gestione responsabile e sostenibile.
Roma, 23 dic. (Adnkronos) - I presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, hanno firmato oggi l'atto di nomina del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. Presidente è l’avvocato Maurizio Borgo, mentre il professor Francesco Vaia e il dottor Antonio Pelagatti ne sono i componenti. Con queste nomine -spiega un comunicato- che hanno decorrenza dal primo gennaio 2025, i presidenti delle Camere assicurano l'istituzione del Garante, come previsto dalla nuova legge.
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Mimmo Lombezzi
Giornalista, vignettista
Società
Liguria, la crisi cronica delle infrastrutture danneggia l’agricoltura. Ma c’è chi resiste nonostante tutto
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Elisa Core, laureata in Economia e commercio, era destinata a nuotare fra moduli e fatture nello studio da commercialista del padre. Sara Armellino, laureata in Scienze forestali e ambientali, avrebbe probabilmente trovato lavoro all’estero. Invece ora entrambe dividono le loro energie fra un gregge di “marmocchi” (due a testa, quasi tutti piccoli) e uno di pecore e capre con cui producono formaggi per buongustai a Saliceto, al confine fra Piemonte e Liguria.
In un’area in cui i giovani fuggono in massa e la popolazione invecchia a ritmi giapponesi, Elisa e Sara hanno deciso di restare, catturate da un doppio incantesimo: quello della campagna e quello di una grotta scavata a mano nel tui (in dialetto “tufo”), che durante la guerra veniva usata come rifugio e che ora servirà a stagionare un formaggio di pura pecora a latte crudo, che si chiamerà “Stagionato della Gruta gran riserva”.
“La grotta è presso la cascina di mio nonno – racconta Sara – c’è dell’acqua che scorre sul fondo e la tiene sempre fresca. I miei nonni la usavano come cantina, ma potrebbe essere stata l’antica tomba di un re ligure”. “Ho lavorato 16 anni nello studio di mio padre – racconta Elisa Core – ma ho sempre amato la campagna. Quando abbiamo iniziato, nel 2016, avevamo solo una trentina di pecore di razza delle Langhe, una razza ormai in via di estinzione, che ha dato il nome alla ditta ‘Le Langhette’. Facciamo 15 tipi di formaggio: formaggi freschi, robiola di pura pecora, formaggetta di pura capra, yogurt di pecora e la giuncata, che è un formaggio tipico della zona”.
Chiedo: “Oggi le formaggette si trovano anche al supermercato. Come fate da sole a reggere la concorrenza?” “Abbiamo clienti selezionati che tengono alla qualità – risponde Sara – le nostre formaggette costano di più, ma il cliente sa che tipo di lavoro c’è dietro e che facciamo tutto noi: dal nutrire le pecore alla vendita. È importante che i giovani restino sul territorio, se no qui ci sarebbero solo boschi abbandonati. Vendiamo a privati, a negozi, a piccoli supermercati con prodotti selezionati, ma vendiamo soprattutto in Val Bormida”.
Sara ed Elisa oggi si dicono molto soddisfatte della loro azienda perché vendono in un ambito circoscritto. Altri produttori, che ugualmente puntano sulla qualità ma hanno bisogno di mercati più estesi, si scontrano con la crisi cronica delle infrastrutture liguri.
“Facciamo un esempio concreto – spiega Walter Sparso della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) – Riccardo Sancio è il mitico produttore di vino di Spotorno che, all’epoca del referendum di Renzi, produsse, su richiesta del ‘Comitato per il No’ di Savona, il ‘Vino del No’ con le etichette di Danilo Maramotti. Ieri mi spiegava: ‘Io non produco migliaia di bottiglie. Se producessi 10mila bottiglie le venderei al supermercato, che le comprerebbe non a sette euro, ma a 3,90. Come faccio a conciliare qualità e prezzo? Vado da un ristoratore, gli offro un rossese di altissima qualità e gli chiedo 6,5 o 7 euro e il ristoratore lo rivende a 14 o 15, che è comunque un buon prezzo, perché nei ristoranti il pigato normalmente lo trovi dai 18 euro in su.
“Ma questo cosa comporta? Crearsi una rete e portarglielo perché non puoi chiedere a un ristoratore di mollare tutto per venirlo a prendere dal produttore. Ora io ho 50 ristoratori che mi comprano una media di cinque, sei, sette cartoni, cioè 80 o 100 bottiglie. Immagini cosa vuol dire andare tutti i giorni in lungo la costa? Che passi la giornata in autostrada!”. Il crollo del ponte Morandi, tagliando in due la Liguria, ha reso ingestibile una situazione già caotica, specie per i piccoli produttori che devono raggiungere i punti dove c’è turismo, cioè dove c’è traffico.
“Lo stesso vale per l’olio, per il formaggio – continua Sparso – ma vale anche per i fiori di Albenga. Siccome il prodotto si confronta con la concorrenza olandese, che fa qualità ma la fa su grandi numeri e grandi trasporti, non è indifferente usare un’autostrada che è fra le più care d’Italia, in cui invece che in 12 ore arrivi in 24, e che costringe i camion a fare due viaggi invece che tre. Specialmente nel settore delle ‘aromatiche’ (timo , rosamarino, salvia etc.) la concorrenza si gioca su qualche centesimo a pianta e tutto questo fa presto a incidere. La caduta del ponte è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso e oggi mette in difficoltà centinaia di aziende”.
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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Francia, c’è il governo dei ‘riciclati’ di Bayrou: dagli ex premier Valls e Borne fino a Darmanin
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Roma, 23 dic (Adnkronos) - "Giorgia Meloni taglia la sanità pubblica e nega il salario minimo, ma continua a insistere col fallimentare piano dei centri in Albania. Sono rimasti solo lei e qualche suo ministro ormai a reputare più importante la propaganda elettorale rispetto alle condizioni materiali delle persone". Lo dice Elly Schlein.
"È ormai sotto gli occhi di tutti: si tratta di un progetto inumano, inefficace, dispendioso e privo di risultati concreti. Continuare a investire risorse pubbliche in un’operazione che viola i diritti fondamentali è irresponsabile. Sbagliare è umano ma perseverare è inammissibile in un Paese in cui 4 milioni e mezzo di persone non riescono a curarsi. Il governo si fermi, meglio ammettere i propri sbagli che far pagare questo prezzo agli italiani", aggiunge la segretaria del Pd.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - "Il paese è in crisi, decine di migliaia di famiglie di lavoratori e lavoratrici trascorreranno un Natale di preoccupazione per il loro futuro, la manovra di bilancio non risponde assolutamente ai reali bisogni degli italiani e il governo e la maggioranza pensano ai migranti e a come far ripartire il centro in Albania. Una follia che costa all’Italia circa un miliardo". Lo dice il capogruppo Avs in Senato Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
"I migranti sono una vera e propria ossessione della destra che sta contaminando gli italiani ma, soprattutto, utile propaganda per nascondere gli errori e i fallimenti in economica di questo governo. La Meloni prenda atto del fallimento. Il centro per migranti in Albania va chiuso", aggiunge.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - “Il Governo intende continuare con gli accordi per l’Albania? Non c’è tribunale della storia che assolverà il duo Meloni Salvini. La sintesi della loro politica sulla immigrazione, che è un compromesso al ribasso fra rigurgiti post fascisti ed intolleranza mascherata, è contro i diritti e il buonsenso. Uno spreco di risorse con pochi precedenti. Pura propaganda”. Lo dice il segretario del Psi Enzo Maraio.
Roma, 23 dic (Adnkronos) - "L'Italia vi è vicina vi ringrazia. In un periodo in cui la guerra è tornata ad affacciarsi anche in Europa è ancora più evidente quanto sia fondamentale il ruolo di Forze Armate preparate e pronte a garantire sicurezza e quindi libertà e democrazia. Essere qui oggi rappresenta il ringraziamento delle istituzioni, e di tutti gli italiani, per il vostro impegno. Grazie a voi possiamo avere la prospettiva di un mondo libero". Lo ha detto il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana rivolgendosi, nel corso della visita di oggi, ai circa 300 militari italiani presso la base Nato di Ādaži, in Lettonia.
Fontana è stato accolto dal comandante del contingente italiano della base Nato, colonnello Massimiliano Greco. Primo gesto della visita alla base è stato l'omaggio ai caduti. "Troppo a lungo pace e stabilità si sono date per scontate, l'attuale situazione internazionale ci sta facendo capire che non è così: sicurezza è libertà - ha detto Fontana -. Il vostro impegno, e il sacrificio di essere lontani da casa e dalle vostre famiglie in un momento particolare come le festività natalizie, deve esservi riconosciuto. Se sono qui è per portarvi l'affetto e l'abbraccio dell'Italia".
Roma, 23 dic. - (Adnkronos) - In collaborazione con TgPoste.it
Poste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale. Il gruppo - si sottolinea in una nota - consolida la propria leadership nella sostenibilità e conferma la presenza nel Dow Jones Sustainability Index World, e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Index Europe, per la sesta volta consecutiva. Poste Italiane ha raggiunto un punteggio totale pari a 90, su una media del settore di 44 punti; ha inoltre, confermato il primo posto nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale, con il più alto punteggio in assoluto nella dimensione sociale (98 punti) e una crescita rispetto al 2023 di 18 punti nella dimensione ambientale.
Il riconoscimento arriva dall’agenzia di Rating S&P Global sui risultati del Corporate Sustainability Assessment (CSA). Standard&Poor’s Global confronta i risultati delle politiche di sostenibilità delle aziende di più di 60 settori. Il Dow Jones Sustainability World Index traccia la performance del top 10% delle 2.500 maggiori aziende quotate all’interno del S&P Global Broad Market Index; mentre Il Dow Jones Sustainability Europe Index traccia la performance del top 20% delle 600 maggiori organizzazioni del continente europeo.
L’ingresso negli indici Dow Jones Sustainability Index World e Europe e la leadership nella classifica mondiale del settore assicurativo di S&P Global si inseriscono tra i numerosi riconoscimenti ricevuti dal Gruppo Poste Italiane per le sue politiche di sostenibilità. A questo risultato si aggiungono l’ottenimento della medaglia di platino ricevuta da EcoVadis, il primo posto in tutte e tre le dimensioni dell’ESG Quality score di ISS, il mantenimento della valutazione di “AA” nel rating MSCI e la conferma del posizionamento nella categoria advanced ottenuto da parte di Moody’s, oltre all’inclusione di Poste Italiane all’interno dei più prestigiosi indici di sostenibilità internazionali, come l’ESG-Identity Corporate Index, Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100, FTSE4Good e Stoxx Global ESG Leaders.
Poste Italiane, inoltre, ha mantenuto il proprio primato tra i leader della sostenibilità nell’ambito dell'indice MIB ESG lanciato nel 2021 da Euronext e Borsa Italiana, dimostrando l'impegno continuo verso una gestione responsabile e sostenibile.
Roma, 23 dic. - (Adnkronos) - In collaborazione con TgPoste.it
Poste Italiane è al primo posto per la sostenibilità in Europa nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale. Il gruppo - si sottolinea in una nota - consolida la propria leadership nella sostenibilità e conferma la presenza nel Dow Jones Sustainability Index World, e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Index Europe, per la sesta volta consecutiva. Poste Italiane ha raggiunto un punteggio totale pari a 90, su una media del settore di 44 punti; ha inoltre, confermato il primo posto nel settore assicurativo europeo ed è seconda a livello mondiale, con il più alto punteggio in assoluto nella dimensione sociale (98 punti) e una crescita rispetto al 2023 di 18 punti nella dimensione ambientale.
Il riconoscimento arriva dall’agenzia di Rating S&P Global sui risultati del Corporate Sustainability Assessment (CSA). Standard&Poor’s Global confronta i risultati delle politiche di sostenibilità delle aziende di più di 60 settori. Il Dow Jones Sustainability World Index traccia la performance del top 10% delle 2.500 maggiori aziende quotate all’interno del S&P Global Broad Market Index; mentre Il Dow Jones Sustainability Europe Index traccia la performance del top 20% delle 600 maggiori organizzazioni del continente europeo.
L’ingresso negli indici Dow Jones Sustainability Index World e Europe e la leadership nella classifica mondiale del settore assicurativo di S&P Global si inseriscono tra i numerosi riconoscimenti ricevuti dal Gruppo Poste Italiane per le sue politiche di sostenibilità. A questo risultato si aggiungono l’ottenimento della medaglia di platino ricevuta da EcoVadis, il primo posto in tutte e tre le dimensioni dell’ESG Quality score di ISS, il mantenimento della valutazione di “AA” nel rating MSCI e la conferma del posizionamento nella categoria advanced ottenuto da parte di Moody’s, oltre all’inclusione di Poste Italiane all’interno dei più prestigiosi indici di sostenibilità internazionali, come l’ESG-Identity Corporate Index, Euronext Equileap Gender Equality Eurozone 100, FTSE4Good e Stoxx Global ESG Leaders.
Poste Italiane, inoltre, ha mantenuto il proprio primato tra i leader della sostenibilità nell’ambito dell'indice MIB ESG lanciato nel 2021 da Euronext e Borsa Italiana, dimostrando l'impegno continuo verso una gestione responsabile e sostenibile.
Roma, 23 dic. (Adnkronos) - I presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, hanno firmato oggi l'atto di nomina del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. Presidente è l’avvocato Maurizio Borgo, mentre il professor Francesco Vaia e il dottor Antonio Pelagatti ne sono i componenti. Con queste nomine -spiega un comunicato- che hanno decorrenza dal primo gennaio 2025, i presidenti delle Camere assicurano l'istituzione del Garante, come previsto dalla nuova legge.