Nuova querelle tra il giornalista Massimo Giletti e il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Micciché, che nei giorni scorsi ha rilasciato al Giornale di Sicilia accuse taglienti contro il conduttore di “Non è l’arena” (La7).
Proprio nella sua trasmissione, Giletti si rivolge al politico di centrodestra: “Sono rimasto basito e incredulo da questo titolo: ‘Micciché: «La mia rivoluzione frenata. Ecco perché in Sicilia comanda Giletti»’ . Io pensavo inizialmente che fosse uno scherzo. La rivoluzione storicamente viene fatta da quelli che vogliono cambiare tutto. Ma, con tutto il rispetto, che cosa può cambiare Micciché? Lui è stato due volte ministro, per anni è stato viceministro dell’Economia, che è un dicastero molto importante. E’ stato sottosegretario a Palazzo Chigi. E’ stato per 14 anni onorevole. E’ stato anche europarlamentare per qualche tempo. E’ stato già presidente dell’Ars. Insomma – continua – i rivoluzionari sono altri, sono quelli che vogliono cambiare davvero. Per carità, io prendo atto che tutti possono cambiare, ma lei, Micciché, non è il nuovo. Quindi, la vedo difficile la sua rivoluzione. Tra l’altro, lei è l’uomo che, insieme a Lo Porto, ha detto che il presidente della Regione doveva essere Cuffaro. Quindi, era potente allora ed è potente ancora oggi in Sicilia. Da anni. La colpa della mancata rivoluzione in Sicilia forse è di chi ha gestito in modo pessimo questa isola bellissima. C’è comunque un problema: lei mi tira sempre in ballo”.
Il giornalista, poi, ironizza su una risposta che Micciché, lo scorso giugno, ha dato a una inviata della trasmissione “L’Aria che Tira”, che gli chiedeva lumi sul taglio deivitalizi regionali. Il politico l’ha liquidata, affermando che fosse la compagna di Giletti. E il conduttore chiosa: “Micciché, che in fondo mi ama, mi ha attribuito anche una fidanzata, tanto che mia madre è stata contenta e mi ha detto: ‘Ah, finalmente’. No, Silvia è sposata, non ha alcun legame con me”.
La7, Giletti a Micciché: “La sua rivoluzione è frenata perché comando io in Sicilia? Forse la colpa è di chi ha gestito malissimo l’isola”