“Per i miracoli non sono competente“, così dice ironico in un’intervista a Repubblica Philippe Menasché, medico pioniere delle ricerche sulle cellule staminali che ha in cura Michael Schumacher, l’ex pilota della Ferrari in coma dal 29 dicembre 2013 dopo un incidente sugli sci. “Sono un cardiochirurgo, non ho mai preso un centesimo fuori dal servizio pubblico, altro che medico delle star”, ha tenuto a precisare il professore che sta vivendo un momento di grande popolarità dopo che tre settimane fa si è saputo che Schumacher è stato trasferito dalla Svizzera a Parigi ed è stato ricoverato proprio nel reparto di chirurgia cardiovascolare che gestisce presso l’ospedale Pompidou per seguire una cura “top secret”.
“C’è stata un’esplosione di attenzione sul nostro reparto — ammette il professore — ma la situazione si è già normalizzata. Con la mia équipe non stiamo facendo nessuna sperimentazione, termine abominevole che non appartiene a una visione seria della medicina. È vero che sono stato il primo a fare trapianti di cellule staminali sul cuore ma il ciclo di test clinici si è concluso due anni fa. Negli ultimi vent’anni ci sono stati molti progressi ma la verità è che sappiamo ancora poco”, ha spiegato Menasché senza però rivelare ulteriori dettagli sull’ex campione di F1.
Il medico non ha voluto infatti spiegare per quale motivo Schumacher è stato trasferito lì dalla famiglia e in queste ore si susseguono i rumors a riguardo: il quotidiano francese Le Parisien ha anche riferito di fonti anonime su un presunto stato di coscienza dell’ex pilota.