Il doppio incarico di Piero Fassino, deputato e consigliere comunale a Torino, non era una novità, ma dopo che le polemiche e i malumori sono iniziati anche dentro lo stesso Partito democratico, l’ex sindaco ha deciso di lasciare la Sala Rossa. A sollevare il caso è stata infatti nei giorni scorsi la consigliera regionale dem Monica Canalis: eletta in Regione pur essendo già eletta in Comune, quando le hanno detto di lasciare la carica, ha replicato chiedendo lo stesso trattamento per Fassino. Detto fatto. Più di un anno e mezzo dopo il ritorno in Parlamento, il deputato democratico ha deciso di lasciare il suo scranno torinese.
“Oggi – ha spiegato nel suo intervento in Aula – i maggiori impegni parlamentari dovuti allo scenario politico confliggono con la possibilità di assicurare una partecipazione costante al Consiglio che richiede una presenza adeguata”. Fassino ha anche annunciato che lascerà gli incarichi ricoperti a Strasburgo, nel congresso dei Poteri locali del Consiglio d’Europa. “Termina oggi – ha detto, in Sala Rossa, Fassino, visibilmente commosso – il mio mandato amministrativo ma non viene e non verrà mai meno il mio impegno per Torino che proseguirò in Parlamento a sostegno della mia città”. L’ex sindaco e consigliere di opposizione si è poi rivolto all’Aula e alla prima cittadina M5s Chiara Appendino dicendosi “consapevole che ciascuno di noi, pur nella differenza delle posizioni, è mosso dall’unico fine del bene di Torino. Per parte mia – ha aggiunto Fassino – ho sempre cercato il meglio della città. Al sindaco, consapevole della fatica che pesa sulle spalle di chi ha la responsabilità di guidare la città, auguro di poter realizzare le migliori cose per la città che entrambi amiamo e sa che per questo potrà sempre contare sulla mia disponibilità”.