A metà giugno il gip aveva respinto la richiesta di domiciliari e il Riesame dieci giorni fa aveva rigettato l'appello della procura ritenendo lecita l'assegnazione dei suoi incarichi. Il legale al Corriere della sera: "Sono stati tre mesi d'inferno"
E’ stata chiesta l’archiviazione per la posizione dell’avvocato Marco Scarpati, indagato nell’ambito dell’inchiesta Angeli e Demoni che ha coinvolto i servizi sociali della Val d’Enza facenti capo a Bibbiano. La richiesta è stata fatta il 30 settembre scorso dalla pm di Reggio Emilia Valentina Salvi.
All’avvocato è stato contestato l’abuso d’ufficio per l’assegnazione dell’incarico di consulente legale dell’Unione e dei singoli incarichi sui casi di minori. A fine giugno la richiesta dei domiciliari era stata respinta dal giudice per le indagini preliminari. A metà settembre il tribunale del Riesame ha respinto l’appello fatto dalla procura e ha ritenuto che fossero leciti gli incarichi ricevuti dai servizi e il bando del 2016 attraverso il quale è diventato consulente legale dell’Unione.
Scarpati è molto noto a Reggio Emilia per l’esperienza nel settore della tutela dei minori, ha ricoperto numerosi incarichi come consulente ed è stato docente a contratto all’Università Bicocca di Milano. Secondo il Corriere della sera, l’avvocato e la sua legale Rosanna Beifiori preferiscono non commentare in attesa della decisione definitiva. Scarpati si è limitato a dire di “essere molto contento”: “Sono stati tre mesi d’inferno, di minacce ricevute telefonicamente e non solo, di danno professionale”.