Un intervento deciso proprio da Genova, teatro della tragedia del 14 agosto 2018, nel giorno in cui, 414 giorni dopo il crollo, è stato posato il primo impalcato tra le pile 5 e 6 a 50 metri d’altezza: è la prima delle 19 campate che costituiranno l’intera opera: "Non faremo sconti ai privati e perseguiremo solo l’interesse pubblico". Il titolo di Atlantia scivola in Borsa: -3,5%. Nuova perquisizione dei finanzieri nella sede milanese di Spea
“Il procedimento in corso è per la caducazione”. Nel giorno in cui ‘nasce’ il primo pezzo del nuovo viadotto sul Polcevera, con la posa dell’impalcato sulle pile 5 e 6, Giuseppe Conte parla dell’iter per la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia, controllata dalla holding Atlantia, che è scivolata in Borsa del 3,5% dopo le parole del premier e negli stessi minuti in cui i finanzieri si sono presenti nella sede di Milano della controllata Spea per nuove perquisizioni.
“È un procedimento complesso anche perché acquisisce di volta in volta nuove perizie e i materiali delle inchieste anche di quella penale”, ha spiegato il presidente del Consiglio specificando che “non faremo sconti ai privati” e “perseguiremo solo l’interesse pubblico”. L’intervento, deciso, è arrivato proprio da Genova, teatro della tragedia del 14 agosto 2018, nel giorno in cui, 414 giorni dopo il crollo, è stato posato il primo impalcato tra le pile 5 e 6 a 50 metri d’altezza. Questa è la prima delle 19 campate che costituiranno l’intera opera, ‘pensata’ dall’archistar Renzo Piano.
“È un riscatto e può suonare un po’ consolatorio – ha commentato l’architetto – Ma non è così perché qui c’è stata una grande tragedia che non si può dimenticare”. “Avevamo preso un impegno con Genova, cercheremo di onorarlo giorno per giorno. Il monitoraggio dell’andamento dei lavori sarà costante e continuo”, ha aggiunto il premier ribadendo che l’obiettivo è di “inaugurare il nuovo ponte secondo il cronoprogramma” che l’esecutivo si era dato, ovvero nei primi mesi del prossimo anno. “Stiamo realizzando un’opera di altissima ingegneria in tempi record”, ha concluso.
Intanto, in mattinata, le vicende giudiziarie legate al crollo del Morandi hanno portato a nuovi sviluppi con perquisizioni nella sede milanese di Spea. L’attività dei finanzieri sarebbe collegata all’inchiesta bis sul crollo, quella che a metà settembre ha portato a una serie di misure cautelari nei confronti di tecnici di Autostrade e della stessa Spea. Dall’indagine, tra le altre cose, è emerso l’uso di strumenti per ostacolare le intercettazioni disposte dalla procura genovese tra i quali dei disturbatori di frequenza. Il contenuto delle misure cautelari ha inoltre portato alla sospensione di alcuni dei coinvolti e alle dimissioni di Giovanni Castellucci dal ruolo di amministratore delegato di Atlantia.