La Procura di Bologna ha citato in giudizio il produttore musicale e manager de Il Volo Michele Torpedine per “infedeltà patrimoniale”, come riporta l’agenzia Ansa. La prima udienza è fissata il 22 gennaio. Dunque finisce a processo la disputa sulla gestione dei guadagni del trio dei tenori famosi in tutto il mondo. La vicenda nasce da una denuncia del 2015, presentata dagli avvocati Antonio Cappuccio e Tiziana Zambelli, difensori di Tony Renis e che si costituiscono parte civile “per il doveroso risarcimento del danno”.
Torpedine era amministratore e Renis socio al 50% della Rentor, società che gestiva il trio in esclusiva. Le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dal pubblico ministero Antonello Gustapane, contestano un conflitto di interessi legato a un contratto che nel 2014 Torpedine stipulò con patto di esclusiva a favore della Family Srl, di cui era amministratore unico. Con questo atto avrebbe provocato alla Rentor un danno, pari alla perdita dei diritti di esclusiva e dei compensi correlati alle attività del trio.
C’è da dire che l’inchiesta inizialmente non aveva trovato riscontri e il pm Gustapane aveva chiesto l’archiviazione. Gli avvocati di Renis però si erano opposti e avevano chiesto nuove indagini che avrebbero evidenziato importanti novità, tanto da spingere la Procura di Bologna ad andare a fondo della questione. Ci sarebbe un altro contratto, riporta Il Messaggero, e si tratterebbe di un accordo di esclusiva del 2014, stipulato però tra Il Volo e Family Srl, altra società riconducibile a Torpedine, con partecipazione al 95%. I difensori di Torpedine hanno dichiarato di avere completa fiducia nella magistratura perché i fatti “escludono completamente qualsiasi responsabilità di Michele Torpedine”.