La Lega continua a oscillare e questa settimana arretra di qualche decimale, ma il suo bacino elettorale potenziale resta sempre dentro la forbice tra il 32 e il 34 per cento. Dietro il Carroccio prosegue il testa a testa al rallentatore tra Pd e M5s. Sono i dati principali del sondaggio settimanale di Swg per il TgLa7 che se da una parte conferma la dissipazione del patrimonio elettorale raccolto da Matteo Salvini finché era al governo (dal 30 luglio a oggi il crollo è stato è di oltre 5 punti) e dall’altra però ribadisce che un elettore su 3 ribadisce la preferenza per la linea leghista. L’ultima settimana, tuttavia, non è andata bene per la Lega: il calo è stato dello 0,8 per cento nei giorni del dibattito che ha portato alla presentazione della Nota al Def.
Non che per gli altri partiti sia rose e fiori. Il M5s cala di quasi mezzo punto, scendendo sotto la soglia del 20 per cento. Così resta di poco avanti al Pd che – stabile – continua a patire gli effetti della scissione di Italia Viva. L’unico tra i partiti maggiori ad avere il segno più è Fratelli d’Italia che recupera parecchio di ciò che perde la Lega e va sopra al 7 per cento, distaccando di oltre due punti Forza Italia, ormai galleggiante al 5. Alla seconda rilevazione registra un ribasso proprio Italia Viva che comunque resta intorno al 5 per cento. Tutti sotto la soglia di sbarramento tutti gli altri. I più piccoli sono guidati dai Verdi che acciuffano il 2 per cento. Da segnalare che la sinistra – Verdi, Sinistra e Liberi e Uguali – disperde circa il 6.
Interessante peraltro che la fascia di chi non si esprime è salita di 3 punti percentuali in una settimana, dal 32 al 35.