Un bellissimo omaggio della famiglia de Le Iene per ricordare Nadia Toffa, l’inviata scomparsa lo scorso 13 agosto dopo aver combattuto contro un cancro. In studio cento iene, una reunion con tutti i volti che hanno fatto la storia del programma di Italia 1: Simona Ventura, Alessia Marcuzzi, Fabio Volo, Luca e Paolo, Pif, Luciana Littizzetto, Claudio Bisio, Nicola Savino, la Gialappa’s Band e molti altri. L’ingresso in studio, applausi e tanta commozione. Un discorso lungo e difficile affidato ad Alessia Marcuzzi: “Eccovi qui, grazie, è tutto merito suo. Abbiamo pensato mille volte a come iniziare questa puntata senza di lei. Abbiamo pensato di fare tante cose ma alla fine abbiamo fatto questa cosa che avete visto. Vogliamo festeggiare la vita perché questo è quello che Nadia voleva. Lei sorrideva sempre. Molti di noi non sapevano cosa avesse Nadia di preciso, molti non sapevano cosa sarebbe successo. Nadia non ne aveva parlato con tutti, nonostante qualcuno lo sapesse, quando è arrivata la notizia, è stata una botta forte. Tutto l’affetto ricevuto dalla famiglia di Nadia è stata una cosa gigante.”
La conduttrice è sul punto di piangere, si ferma e dopo gli applausi di incoraggiamento prosegue: “Nadia era a conoscenza, dopo la prima operazione. Lei sapeva tutto, sapeva che il suo cancro, lei lo chiamava con il suo nome, forse, non le avrebbe dato più di un anno di vita. Nadia era combattiva, come la vedevamo nelle inchieste, ma anche lei ha pianto, ha pianto tanto, le è mancato il respiro. Nadia ha deciso di combattere il cancro a modo suo, non voleva dargliela vinta. Aveva paura ma ha continuato a lavorare e ha continuato a non vergognarsi. Se ti ammali, uno non ha colpa di niente. Non si deve vergognare di niente. Una volta, i fan, durante un abbraccio, le hanno fatto cadere la parrucca e lei disse: ‘E che vergogna c’è?’.”
La conduttrice abbraccia Simona Ventura, con cui in passato c’erano stati diversi screzi, in studio molti si commuovono mentre sui social piovono messaggi di affetto per ricordare la iena bresciana: “Ogni famiglia ha una persona che sta lottando contro questo male e lo fa con dignità e tanta forza. Nadia ha vinto perché ha vissuto come voleva. Nadia diceva: ‘Non importa quanto vivi ma come vivi’. Nadia voleva essere una Iena fin da quando era una studentessa. Nadia è diventata una Iena grazie a voi. Lei ora ci starà guardando, starà ridendo e starà dicendo: ‘Ma guardate questi minchioni!‘. Secondo me, sarai emozionata anche tu. Sei una ragazza magica e so che ci stai guardando da qualche parte”, ha concluso la Marcuzzi.
Viene lanciata una sua ultima testimonianza, un video inedito registrato il 21 dicembre 2018, otto mesi prima della sua morte. Un filmato lungo venti minuti che inizia con un messaggio all’autore Giorgio Romiti, il suo arrivo e il desiderio espresso con la luce rossa delle telecamera accesa: “La sorpresa è che vorrei incontrare amici, vecchi, nuovi, persone care, parenti, colleghi che hanno lasciato un segno in questo mio ultimo anno tremendo, persone che contano davvero, che mi hanno dato la carica. Vorrei che tu mi aiutassi a filmare questi incontri. In questo ultimo anno sono cambiata tantissimo. Non è il quanto vivi, ma il come vivi. Quando muore una persona, trovo stupida la domanda: quanti anni aveva? Non vuol dire niente. Non contano gli anni, ma se hai vissuto intensamente. Io sto facendo il possibile per ritardare la mia morte, tutte le cure possibili. Faccio tutto ma continua a tornare sto tumore. Vedremo quanto tempo avrò ancora, ma non credo molto”.
Una chiacchierata intensa e toccante: “Voglio incontrare le persone che nel momento del bisogno ci sono davvero le conti piu o meno sulle dita di una mano. Un dolore ti sbatte in faccia anche questo. Capisci chi ti ama davvero.Voglio incontrare mia mamma Margherita, persona meravigliosa, mi spiace più per lei che per me, Max che sarà con noi alla chemio, due mie compagne del liceo classico, Margherita e Francesca. Un mio amico di Brescia, Tommaso che per me è come un fratello gli voglio un bene dell’anima, il mio boss Davide Parenti. Poi la mia amica Sara, la mia nonna Maria, 97 anni, donna tutto d’un pezzo, una roccia; la mia nipotina Alice sono orgogliosa perché mi assomiglia un sacco. E vorrei andare da Silvio Berlusconi: non l’ho mai conosciuto, ma avrei tante curiosità da chiedergli. Provo molta gratitudine per lui, perché lui ha fatto partire l’elicottero per me per farmi portare subito al San Raffaele quando sono stata male a Trieste.”
Perché filmare tutto? “Perché potremo rivederci, fermare il momento. È congelare un istante”, conclude Nadia. Al momento non è noto se e quando questi incontri saranno trasmessi.