Il risultato si evince dalla classifica annuale stilata dalla società di consulenza strategica Innova et Bella. Punto di forza premiante: il dialogo e l’elevata possibilità di interazione degli utenti con i giornalisti della testata
Primo in Italia, dodicesimo al mondo, in crescita rispetto al 2018: Il Fatto Quotidiano si conferma leader nazionale nella classifica su scala globale delle principali testate presenti su Facebook e che hanno sia una versione online che un corrispettivo di carta. La graduatoria è inserita nel rapporto annuale stilato dalla società di rating Innova et Bella, che effettua questa rilevazione ormai da dieci anni. Ai primi posti della classifica, che considera le best practices dei giornali osservati sul social network, quest’anno ci sono The New York Times, El País, The Washington Post, Bild e Le Parisien. Il Fatto, come detto, conserva e migliora il suo primato nazionale in termini di socialità: nel 2018 era 14° al mondo, 11° nel 2017. Al secondo posto in Italia c’è La Repubblica, seguita in terza posizione dal Corriere della Sera.
I punti di forza del Fatto Quotidiano – Punto di forza della pagina Facebook del Fatto – come rilevato da Innova et Bella – è da sempre il dialogo e l’elevata possibilità di interazione degli utenti con i giornalisti della testata. Non solo. La testata (a cui è stato attribuito un rating A sui dodici parametri analizzati) si conferma anche il quotidiano più digitale, facendo registrare anche nel 2019 il record internazionale del rapporto likers/diffusione: nel 2019 sale a 81 (era 61 nel 2018) il numero dei likers Facebook per ogni copia diffusa. In linea con la tendenza generale, invece, è rallentata la crescita dei sostenitori Facebook: nell’anno in corso sono 2,3 milioni i likers, in aumento del 3,5% rispetto al 2018 (+6%).
Gli altri quotidiani italiani – Per quanto riguarda Repubblica, invece, si posiziona al 14° posto al mondo e in risalita di una posizione rispetto al 2018. Secondo la società di rating, le note di merito della pagina Facebook del quotidiano romano rimangono “La Repubblica delle Idee”, l’integrazione con gli altri canali social e la maggiore offerta di spunti di partecipazione al dialogo come hashtag tematici e i Live Video, inclusa la sezione Top Fan. Il Corriere della Sera, invece, è classificato con rating B+ e con i suoi 2,6 milioni di likers nel 2019 (2,5 milioni nel 2018) è il terzo quotidiano in Italia e guadagna il diciottesimo posto nella classifica internazionale.
La classifica internazionale
I consigli di Innova et Bella – Nel report annuale sui 60 quotidiani europei e statunitensi costituenti il campione analizzato, Innova et Bella non manca di fornire dei consigli alle imprese editoriali: “La sfida competitiva più importante per tutti i quotidiani resta quella di investire in conoscenza, capire come promuovere la propria offerta di brand, relazioni, prodotti e servizi editoriali verso milioni di utenti che passano sempre più tempo a usare servizi da cui sono conosciuti benissimo e che forniscono loro informazioni altamente personalizzate”.
Il modus operandi e il contesto dell’analisi – Facebook non è nato come un supporto alla diffusione delle notizie, nemmeno come uno strumento del giornalismo on line (in aggiunta al web e alla carta stampata), ma ad un certo punto i quotidiani hanno iniziato a popolare il social fondato da Mark Zuckerberg con i loro articoli, notizie, video e contenuti che gli utenti erano abituati a fruire prima su carta stampata, poi sul web nella prima era del www. Secondo Innova et Bella, negli ultimi dieci anni è crollata la diffusione degli stessi 60 quotidiani europei e statunitensi costituenti il campione dell’annuale di ricerca: da oltre 30 milioni di copie nel 2011 si è arrivati ai 22,3 della rilevazione 2019, per un saldo negativo di oltre 8 milioni di copie. Nel 2019 i likers Facebook dei quotidiani analizzati, invece, continuano a crescere, seppur di poco: erano 4,7 milioni nel 2011, 12,8 milioni nel 2012, 19,7 milioni nel 2013 e – con un incremento record di 35 milioni – 54,7 milioni nel 2014; nel 2015 i likers diventarono a 75,4 milioni, poi 101 milioni nel 2016 e 132 milioni nel 2017. L’anno scorso erano 144 milioni, mentre nel 2019 sono diventati 151 milioni. Negli anni, poi, il tasto share è stato sostituito dal like: si tratta della possibilità di condividere in maniera intuitiva e veloce un articolo sulla piattaforma social, strumento che ha permesso agli articoli di diventare “luoghi di discussione”. Il processo è semplice: ho letto un articolo, lo condivido sulla mia bacheca e lo commento insieme a i miei amici.
Le presunte colpe di Facebook e Google – Sia il social network di Zuckerberg che il più popolare motore di ricerca sono ritenuti responsabili della stessa crisi dei media (principalmente della carta stampata). La verità è che molti giornali e media tradizionali non hanno saputo Zuckerberg gli enormi vantaggi dalla diffusione dei social, non hanno investito abbastanza sul digitale, si sono arroccati in posizioni novecentesche anacronistiche. Facebook e Google possono essere un’opportunità e se usati bene allargano la base di lettori e abbonati anziché restringerla. Ne è convinta Innova et Bella, tanto da premiare Il Fatto Quotidiano. Nato solo nel 2009, sin dall’inizio il giornale ha fondato le sue radici sul web e sui social: due testate, una tutta on line diretta da Peter Gomez e il quotidiano cartaceo diretto da Marco Travaglio ogni mattina in edicola, ma la cui fruizione è disponibile sull’app, in pdf, e da un anno anche su Facebook grazie a instant article subscriptions.
Potete consultare il report completo sul sito di Innova & Bella.